Artisti di Terra d’Otranto/Quando il Sen. De Castris lo chiamò a Palazzo
Le vicende di Vittorio Colletta, pittore di Salice Salentino, autore dei Quattro Evangelisti della Collegiata di Campi Salentini.
Evangelisti, 1902-3, Affreschi, Campi Sal.-Collegiata
Vittorio Colletta nacque a Salice Salentino il 16 dicembre 1866. Proveniente da una famiglia di professionisti del settore – basti pensare al padre Tobia che era un maestro decoratore – il giovane artista frequentò il liceo artistico di Lecce, per poi trasferirsi a Napoli e seguire i corsi dell’Accademia di Belle Arti, senza però completare il percorso di studi. Rientrato a Lecce iniziò a lavorare con il fratello Francesco, col quale collaborò fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1931. Nel 1895 Colletta fu al centro di una vicenda d’interesse pubblico nella comunità di Salice Salentino. Il 20 luglio un incendio devastò la Chiesa della Visitazione (dei Padri Riformati) e in questa occasione andò perduto il dipinto raffigurante una Visitazione eseguito dal celebre pittore veneto Paolo Caliari (detto il Veronese) nel Cinquecento.
Evangelisti, 1902-3, Affreschi, Campi Sal.-Collegiata
Il Sindaco, ritenendo che non vi fosse in loco alcun artista in grado di realizzare una copia del dipinto perduto, invitò il pittore Vincenzo Montefusco di Napoli a dipingere una nuova Visitazione sul modello veronesiano. Il Colletta, contrariamente alle attese del primo cittadino di Salice, riprodusse il dipinto del Caliari “a memoria” e lo espose sulla porta di casa, riscuotendo l’ammirazione della popolazione, del sindaco e del senatore De Castris. Proprio in seguito a tale episodio De Castris decise di commissionare al Colletta gli affreschi del suo palazzo, il quale fu decorato da Vittorio e il fratello Francesco nel 1895. Tra il 1902 e il 1903 Colletta eseguì sui pennacchi della cupola della Collegiata di Campi Salentina gli affreschi raffiguranti i Quattro Evangelisti.
Evangelisti, 1902-3, Affreschi, Campi Sal.-Collegiata
Il lavoro fu eseguito per un compenso pari a 445 mila lire, come stabiliva la perizia eseguita nello stesso anno dall’ingegner Francesco Parlangeli di Novoli. A causa del pessimo stato di conservazione, il dipinto raffigurante San Giovanni è stato rifatto nel 1960 da A. Calabrese. Nel 1925 Vittorio Colletta realizzò sul soffitto della navata della Parrocchiale di Novoli un affresco raffigurante il Martirio di Sant’Andrea apostolo. L’opera autografa fu eseguita su commissione dell’arciprete mons. Francesco Greco. Il dipinto è una copia di quello omonimo eseguito da Mattia Preti nel Seicento per la Chiesa di S. Andrea della Valle in Roma. Il Colletta ritoccò anche un dipinto raffigurante San Francesco d’Assisi collocato sull’altare maggiore della Parrocchia dedicata a S. Francesco d’Assisi a Campi Salentina.
Martirio di S. Andrea Apostolo, 1925, Affresco, Novoli-Parrocchiale, Foto Joseph Manta
Il dipinto fu nuovamente ricollocato in situ il 6 dicembre 1929, come riportato nella cronaca del convento registrata dal mese di giugno del 1928 conservata nell’Archivio provinciale dei Padri Cappuccini di Puglia. L’attività artistica di Vittorio Colletta proseguì anche dopo la morte del fratello, avvalendosi della collaborazione dei nipoti Agostino e Tobia (entrambi figli dello scomparso Francesco). Alla mano di Vittorio Colletta, inoltre, si devono ricondurre le decorazioni di alcuni ambienti dei palazzi delle famiglie D’Agostino e Leone a Salice Salentino. Vittorio Colletta morì a Salice Salentino il 20 aprile 1947. Nel 1982 è stata dedicata a Vittorio Colletta una mostra fotografica delle sue opere, organizzata dalla pronipote Leda Toma in collaborazione con il Centro Regionale di Servizi Educativi e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Salice, in occasione della 305° Fiera di Salice “Madonna della Visitazione”.
Giuseppe Mancarella




















