Pubblicato in: Gio, Nov 26th, 2015

Avvento in Famiglia nell’Anno della Misericordia

Diffuso in tutte le Parrocchie il consueto sussidio per vivere a casa il Tempo Santo.

Avvento: suggestivo tempo di attesa di una presenza sempre rinnovantesi nella comunità cristiana, nei segni del mistero, di un Dio, che per recuperare l’amore delle sue creature, dell’uomo in particolare, sceglie di incarnarsi, di essere cioè Egli stesso uomo, fratello di tutti gli uomini. Sacrificandosi sulla Croce, una volta per sempre, e risorgendo ritorna dal Padre con la sua umanità, ma si rende ancora presente a loro, con il dono dello Spirito, la Chiesa suo Corpo mi­stico, i segni sacramentali che mette a disposizione di ogni uomo di buona volontà, che voglia vivere la piena comunione con Lui. E tutto parte da quella notte in cui Egli nacque da una giovane donna, prescelta da Dio, tutta Santa, per esse­re la madre del Redentore. Se a Natale siamo chiamati a contem­plare il Dio Bambino è nell’Avvento, che saggiamente la Chiesa propone, che noi ci prepariamo a quell’incon­tro, segni una presenza più intima e vera, perché una più profonda incar­nazione del Redentore nella nostra vita. L’importanza di ogni evento, nella sua efficacia dipende sempre dalla accurata preparazione. Lo fa l’intera comunità cristiana, percorrendo il cammino del popolo eletto, guidato dai profeti, dai grandi maestri dell’attesa messianica. Lo accoglie e lo realizza ogni fedele, sposandone la spiritualità e concretiz­zandola in scelte quotidiane, nel perse­guimento di obbiettivi, che eliminino ogni limite alla presenza di Cristo, facendo sempre più spazio alla sua azione salvifica. Ma, ancora una volta è la famiglia tutta, che è chiamata a vivere quell’e­sperienza, genitori e figli, in una reale armonia di fede e di comunione. L’Avvento diventa così il cammino verso il Natale di tutta la famiglia realizzando la sua vocazione di essere primo “luogo” della presenza del Si­gnore, aperta continuamente a nuove e sempre più reali incarnazioni di Cristo nella sua esistenza, tutti insieme membra vive del suo Corpo Mistico, e piccola chiesa.

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Nelle proprie case, tempio domesti­co, si è chiamati, particolarmente nei tempi forti dell’Anno Liturgico, a essere comunità ecclesiale, vivendone gli aspetti essenziali: l’ascolto della Parola, la meditazione, la preghiera, la testimonianza, così come viene sugge­rita dallo Spirito e dalla comunità. È questo lo scopo, per cui l’Ufficio Diocesano della Famiglia, si ren­de presente ormai da anni, con un suo sussidio, offrendo un concreto strumento per “camminare insieme” giorno per giorno, con l’ambizione che tutte le famiglie che raggiunge realizzino un percorso per un con­tributo alla crescita comune anche se non esclusivo di tutta la comunità diocesana. Si propone anche la traccia, che in questo periodo vuole impegnarci ad accogliere il comandamento divino di “coltivare e custodire”, le realtà crea­te, dando voce ad ogni creatura nella lode al suo Signore e difendendone e conservandone la bellezza, che tanti rischi oggi corre di essere deturpata e inquinata. È seguire il grande e sorprendente dono che Papa Francesco ha rivolto a tutta la Chiesa, con l’enciclica “Laudato si’” sulla cura della natura, casa comune, accogliendone i suggerimenti concreti da mettere in pratica nella vita quotidiana. Ma, il nostro Avvento di quest’anno “introduce al grande dono del Giu­bileo che con la solennità dell’Im­macolata Concezione aprirà le porte della misericordia a tutti coloro che si lasceranno raggiungere dall’amore gratuito del Padre per tutti i suoi figli. Il luogo proprio dell’amore gratuito la famiglia nella sua espressione più vera e potremmo dire scontata. Ben sappiamo però che talvolta anche nel­la famiglia viene a mancare l’amore gratuito… È necessario fare della famiglia il luogo in cui si accoglie e si vive la misericordia dono del Padre ai suoi figli…. implorare il dono dell’amore che converte i cuori di tutti noi alla reciproca accoglienza e alla comune, invocazione per ottenere lo sguardo di misericordia con cui il padre accoglie e sostiene il cammino dei suoi figli”. (Domenico D’Ambrosio, Arcivesco­vo)

Salvatore Carriero

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