Clementina Carrelli/La nobildonna amante dell’arte
Esposizioni di rilievo nella sua carriera…
Clementina Carrelli nacque a Lecce il 15 novembre 1835 dal Cav. Luigi – ufficiale del disciolto esercito napoletano e comandante della gendarmeria di Lecce – e dalla nobildonna Luisa Palombi. Il padre discendeva da un ramo dell’omonima famiglia proveniente da Senise in Basilicata e con il Regio Decreto del 19 luglio 1850 fu autorizzato ad aggiungere al proprio anche il cognome della moglie Palombi. Clementina Carrelli-Palombi si dimostrò molto incline al disegno fin da piccola. Enrico Giannelli scrive nel volume Artisti napoletani viventi: pittori, scultori ed architetti: opere da loro esposte, vendute e premii ottenuti in esposizioni nazionali ed internazionali (1916) che Clementina apprese in tenera età gli elementi del disegno e dopo essersi cimentata con successo nella copia di alcune opere presenti in casa, il suo naturale talento convinse i genitori ad affidarla al pittore Biagio Molinaro (Trani 1825- Napoli 1868).
La giovane artista, entusiasta per le meravigliose opere ammirate in occasione di un suo viaggio a Roma, non tardò ad accostarsi alla scultura. Proprio a questo periodo risale un ritratto in creta del suo maestro Biagio Molinaro. Clementina iniziò così ad eseguire pitture e sculture che furono esposte in alcune mostre, riscuotendo un buon successo. Nel 1859 partecipò alla Mostra di Belle Arti che si tenne nel Museo Borbonico di Napoli, dove presentò Agar e Ismaele.
Nel 1873 partecipò all’Esposizione Universale di Vienna con l’opera: Un disperato dolore; questo lavoro fu poi presentato anche all’Esposizione Nazionale di Napoli del 1877 dove partecipò con altre sculture: Il disinganno, Giulietta e Romeo, I primi studii, Una lettura di sera e Una mesta rimembranza. La terracotta intitolata: Una lettura di sera fu anche presentata in occasione dell’Esposizione Generale di Torino nel 1884 insieme al dipinto Una devota della Vergine. Nel 1888 partecipò all’Esposizione Italiana di Londra con Un disperato dolore. L’artista salentina Clementina Carrelli-Palombi morì ottantunenne a Napoli nel 1916.
La famiglia Carrelli-Palombi possedeva in Lecce un signorile palazzo, anticamente appartenuto ai De Noa, la cui facciata è stata attribuita ad Emanuele Manieri; tra le sue proprietà si annovera anche una villa a Monteroni di Lecce, successivamente di proprietà del Cav. Lav. Giorgio Misraki (Presidente SIAT, Società Industriale Agricola Tabacchi) ed ora della famiglia Montinari.
Giuseppe Mancarella

















