“Sarai noi tutti. E noi saremo ancora te”
Il caloroso saluto a Mons. Filograna da parte del Clero Leccese.
Lo scorso 8 agosto, all’inizio del Consiglio Presbiterale, convocato presso l’Oasi di Roca dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Liquori, a nome dell’intero Presbiterio, ha rivolto un saluto, un ringraziamento e un caloroso augurio al Pastore della Diocesi Mons. D’Ambrosio nel giorno della sua festa onomastica e a Mons. Fernando Filograna Vescovo eletto di Nardò- Gallipoli.
Eccellenza, grazie per questa convocazione del Consiglio presbiterale non tanto perché convocato in agosto, ma perché, ricorrendo oggi la memoria liturgica di San Domenico, Suo santo protettore, è occasione per noi presbiteri per esprimerLe di persona i nostri auguri; per condividere, ancora una volta, la sua gioia che in questo periodo, dopo l’Eucarestia, è l’elezione del nostro amato don Fernando a vescovo di Nardò- Gallipoli. Per condividere, ancora una volta, le sue ansie pastorali, per le quali chiede il nostro conforto e il nostro consiglio, nella responsabilità che il Signore ci ha dato e nella comunione che ci identifica come presbiteri e come presbiterio. Celebrando questa mattina la santa Eucarestia abbiamo pregato con le nostre comunità, San Domenico, chiedendo che il suo Santo protettore interceda presso il Signore perché La rafforzi nell’amore alla sua Parola; Le conceda una fede sempre più illuminata e la generosità e l’umiltà del buon Pastore.
Eccellenza, mi conceda ora di rivolgere a nome di tutti i presenti e dell’intero presbiterio, un saluto a don Fernando, nostro fratello, che il Signore, attraverso la volontà del Santo Padre Francesco, ha chiamato a servire la Chiesa non più come primo collaboratore del suo Vescovo, ma come legittimo successore degli apostoli, nella chiesa di Nardò-Gallipoli e membro del Collegio episcopale.
Caro Fernando, noi per primi, perché presbiteri, siamo gioiosamente grati al Signore perché ancora una volta ha posato il suo sguardo sul nostro presbiterio chiamando un altro suo membro all’Ordine dell’Episcopato. Il Signore ti ha guardato, ti ha chiamato come membro del presbiterio di Lecce, dove hai ricevuto sempre tanto e in preghiere, e in gioie, e in attestati di stima e di affetto insieme ad ansie e sofferenze, nel desiderio di renderlo, ancora di più, come è per ciascuno di noi, luogo di condivisione umana, fraterna, teologica e spirituale. Un sacerdote diocesano che è chiamato dal Santo Padre a servire, da vescovo, una Chiesa diocesana porta sempre con sé tutti i fratelli presbiteri con i quali è cresciuto “in sapienza, età e grazia”.
Il lungo e caloroso abbraccio con i Confratelli Presbiteri
Carissimo Fernando tu continuerai quindi ad essere, per certi versi, ancora noi tutti, e noi saremo ancora te in quella unità comunionale che ci ha fatto e ci fa crescere nella nostra identità di pastori di Gesù, pastore bello del gregge. Hai servito il nostro presbiterio con la tua originale amabilità, con la tua dolcezza e fermezza, con la disponibilità di fratello attento ai bisogni e desideroso di condividere gioie e sofferenze della vita personale, spirituale e pastorale dei sacerdoti.
Grazie per il tuo essere stato prete con noi; grazie per la sapienza , spesso silenziosa, ma sempre vigile, con la quale hai servito la nostra Chiesa, collaborando con l’Arcivescovo; grazie anche per le fatiche e le sofferenze pastorali che ti hanno permesso di rendere più vero il tuo sacrificio eucaristico e più gradito a Dio Padre.
Le nostre strade ora si differenziano, ma la tua Chiesa, che ti ha generato nella fede e nel sacerdozio ministeriale; il nostro e tuo presbiterio, saranno sempre parte di te e tu sarai sempre parte di noi. Nella celebrazione della Santa Eucarestia, che identifica e testimonia il nostro sacerdozio ministeriale e la Chiesa intera, accanto ai tuoi preti e alla tua gente ci saremo anche noi.
In noi presbiteri e nella nostra Chiesa di Lecce che celebra, ci sarai sempre tu a cantare con noi l’inno di lode all’Altissimo che la Chiesa della storia canta insieme alla Chiesa del Cielo e lì, nella santa Eucarestia, la nostra comunione sarà non ricordo o nostalgia o desiderio, ma memoria, sacramento; segno efficace che darà grazia, testimoniando già qui la Comunione trinitaria; anticipando i tempi nuovi quando noi tutti, popolo santo di Dio, saremo in Dio e Dio sarà tutto in tutti. La Vergine Maria, Madre e Regina degli Apostoli, ti accompagni con la sua intercessione e benedica i tuoi passi.
Pierino Liquori

















