Da Squinzano a Torino… Davanti alla Sacra Sindone…
Il racconto di due famiglie pellegrine: Lo stupore per il miracolo della Fede e della Storia.
Festeggiare tredici anni di matrimonio. Affidare a Lui un amore coltivato da ben ventidue anni. Anche Federica ha bisogno di protezione, della protezione di un Dio alla cui esistenza è stata accompagnata a credere fin dall’infanzia. “Lo sapete che è stata riaperta l’ostensione della Sindone?”, ci comunicano gioiosamente in Parrocchia … un solo sguardo di intesa tra me e Massimo è sufficiente per coinvolgere nell’avventura anche mia sorella con il marito e il piccolo Mattia, coetaneo della nostra Federica, ai quali immediatamente cerchiamo di trasmettere entusiasmo per l’esperienza che a breve avremmo vissuto. Con esito molto positivo, a quanto sembra, perché ne hanno condiviso la gioia con maestre e compagni. Ecco il giorno tanto atteso. Finalmente, dopo tanti preparativi, è arrivato. Un mix di emozione, curiosità e fede. La fede nella passione, morte e risurrezione dell’uomo-dio, di cui la Sindone è icona, si è accresciuta con graduale, ma insistente dolcezza, a partire da una suggestiva mostra fotografica allestita in un comune vicino, presso un convento di Passionisti, diversi anni fa… ci lasciò attòniti. Le immagini riprodotte nelle foto, che potevano essere visualizzate ad altezza naturale, penetravano nell’animo con tutta la loro tragica intensità! Il Duomo di Torino, in lontananza…la fede è fatta anche di attese, per gustare più profondamente il dono.
Ecco allora un percorso “beato”, nel quale tanti santi ci sorridono teneramente accompagnandoci fino all’ingresso del duomo, tutto intorno pace, si cammina adagio per favorire lo spirito di contemplazione. Una volta varcata la soglia, il mistero… accade qualcosa che ancora oggi non riusciamo a spiegarci. Un’atmosfera irreale… “Signora, vada da questa parte insieme ai bambini…”, mi invita un addetto al servizio d’ordine. Tutti insieme seguiamo “in automatico” le indicazioni…il buio aiuta al raccoglimento, la musica in sottofondo sembra voler attenuare l’emozione che confonde e sconvolge interiormente…pochi passi ancora…ci si ritrova di fronte al santo telo! Il lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù… è illuminato, si notano tutti i segni della Sua sofferenza, ma…nella parte centrale, il volto del Cristo sembra che ti guardi e dica: “Tranquillo, va tutto bene, sono risorto!”. Le lacrime scendono “da sole”…il nostro amato Gesù ha “lasciato le sue piaghe” su quel lenzuolo! E noi, cristiani semplici cresciuti in parrocchia, impegnati nella formazione dei fanciulli, siamo riusciti finalmente a vederlo da vicino! Storditi dall’emozione, ma con il cuore colmo di gioia e di speranza, siamo tornati alla realtà.
Simona Schipa

















