Pubblicato in: Ven, Ott 30th, 2015

Dal nostro passato un’eredità senza confini

Il Prof. Ernesto Di Renzo, Docente di Antropologia a Tor Vergata: la tradizione, importante identità.

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Sin da piccoli, ci imbattiamo nelle tradizioni che i nostri genitori e nonni ci fanno scoprire e conoscere. Le sentiamo come qualcosa di familiare, le viviamo con costanza, le tramandiamo di generazione in generazione. Sono, per noi, importanti e caratterizzanti insieme ad altri elementi che defini­scono il nostro territorio. I numerosi turisti che si recano in visita nel Salento, non solo restano ammaliati dalla solennità di chiese e monumenti o dalla bellez­za dei paesaggi, ma anche dalle “nostre” tradizioni numerose che ci distinguo­no e caratterizzano da altri luoghi.

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La stessa parola, ormai, risuona frequente in espressioni tipo “come vuole la tradizione…”. Ma cos’è una tradizione? Abbiamo posto la domanda a diverse persone e tutti, vi­sibilmente spiazzati, hanno provato a darne una defini­zione. C’è chi l’ha definita un rito, chi l’ha definita, in­vece, come “qualcosa che si ripete”, chi come un ricordo delle origini. Ad ogni modo tutti erano concordi sul fat­to che si tratti di qualcosa che ci arriva da un lontano passato e che sia importante per il nostro presente. Per cercare di mettere un po’ d’ordine nella confusione creata, abbiamo posto la stessa domanda a Erne­sto Di Renzo, docente di Antropologia e Storia delle tradizioni presso l’Univer­sità Tor Vergata di Roma.

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Alla domanda, il prof. Di Renzo ci ha spiegato come sia difficile rispondere sinteticamente e sorridendo ha esclamato: “Ho provato a farlo per un intero corso universitario! Ci sono tanti modi per definire le tradizio­ni ma se vogliamo provare a dare una definizione breve e concisa, allora potremmo dire che le tradizioni sono un lascito del passato” – aggiungendo – “è l’eredità che recepiamo e spetta a noi mantenere e salvaguar­dare un mondo di valori e conoscenze”. Questo è il modo più intuitivo secondo il prof. Di Renzo di spie­gare qualcosa che in realtà è più complesso di ciò che sembra e durante l’intervi­sta ha chiarito: “Ma le Tra­dizioni non esistono come le immaginiamo. Sono l’esito di una valutazione che i contemporanei fanno sul presente. È l’esito di un meccanismo contrario”.

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Retroproiezione e selezione sono quindi i termini-chiave in questo processo. “Noi creiamo la tradizione” – ha ribadito Di Renzo – “Ed è importante per definire una identità, selezionare degli elementi del passato, utili oggi. Del resto è quello che è stato fatto, ad esem­pio, nel territorio salentino. Basti pensare alla taran­tolata”. Prima di conclu­dere l’intervista, abbiamo chiesto, in considerazione di quanto detto, se le tradizioni quindi sono importanti nel nostro presente e il prof. Di Renzo ha risposto: “Sono sempre state importanti. Non c’è stata epoca in cui non si sia visto nel passato un “luogo” da cui trarre ele­menti” – concludendo – “la tradizione è importante per­ché è identità e l’uomo ha bisogno della sua identità”.

Maria Latronico

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