Dal nostro passato un’eredità senza confini
Il Prof. Ernesto Di Renzo, Docente di Antropologia a Tor Vergata: la tradizione, importante identità.
Sin da piccoli, ci imbattiamo nelle tradizioni che i nostri genitori e nonni ci fanno scoprire e conoscere. Le sentiamo come qualcosa di familiare, le viviamo con costanza, le tramandiamo di generazione in generazione. Sono, per noi, importanti e caratterizzanti insieme ad altri elementi che definiscono il nostro territorio. I numerosi turisti che si recano in visita nel Salento, non solo restano ammaliati dalla solennità di chiese e monumenti o dalla bellezza dei paesaggi, ma anche dalle “nostre” tradizioni numerose che ci distinguono e caratterizzano da altri luoghi.
La stessa parola, ormai, risuona frequente in espressioni tipo “come vuole la tradizione…”. Ma cos’è una tradizione? Abbiamo posto la domanda a diverse persone e tutti, visibilmente spiazzati, hanno provato a darne una definizione. C’è chi l’ha definita un rito, chi l’ha definita, invece, come “qualcosa che si ripete”, chi come un ricordo delle origini. Ad ogni modo tutti erano concordi sul fatto che si tratti di qualcosa che ci arriva da un lontano passato e che sia importante per il nostro presente. Per cercare di mettere un po’ d’ordine nella confusione creata, abbiamo posto la stessa domanda a Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia e Storia delle tradizioni presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Alla domanda, il prof. Di Renzo ci ha spiegato come sia difficile rispondere sinteticamente e sorridendo ha esclamato: “Ho provato a farlo per un intero corso universitario! Ci sono tanti modi per definire le tradizioni ma se vogliamo provare a dare una definizione breve e concisa, allora potremmo dire che le tradizioni sono un lascito del passato” – aggiungendo – “è l’eredità che recepiamo e spetta a noi mantenere e salvaguardare un mondo di valori e conoscenze”. Questo è il modo più intuitivo secondo il prof. Di Renzo di spiegare qualcosa che in realtà è più complesso di ciò che sembra e durante l’intervista ha chiarito: “Ma le Tradizioni non esistono come le immaginiamo. Sono l’esito di una valutazione che i contemporanei fanno sul presente. È l’esito di un meccanismo contrario”.
Retroproiezione e selezione sono quindi i termini-chiave in questo processo. “Noi creiamo la tradizione” – ha ribadito Di Renzo – “Ed è importante per definire una identità, selezionare degli elementi del passato, utili oggi. Del resto è quello che è stato fatto, ad esempio, nel territorio salentino. Basti pensare alla tarantolata”. Prima di concludere l’intervista, abbiamo chiesto, in considerazione di quanto detto, se le tradizioni quindi sono importanti nel nostro presente e il prof. Di Renzo ha risposto: “Sono sempre state importanti. Non c’è stata epoca in cui non si sia visto nel passato un “luogo” da cui trarre elementi” – concludendo – “la tradizione è importante perché è identità e l’uomo ha bisogno della sua identità”.
Maria Latronico






















