Discariche abusive/Cinque detenuti addetti alle bonifiche
Il risultato di un accordo tra il Comune di Lecce e “Borgo San Nicola” per l’eliminazione delle discariche abusive.
L’esperto Maggiotto/Danni per il paesaggio ma soprattutto per l’ambiente e per l’uomo. Scaricare materiale come l’amianto vuol dire disperdere veleni nell’atmosfera.
Una discarica, in generale, è un’ “area adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o nel suolo, compresa la zona interna al luogo di produzione dei rifiuti adibita allo smaltimento dei medesimi da parte del produttore stesso, nonché qualsiasi area ove i rifiuti siano sottoposti a deposito temporaneo per più di un anno”. Secondo la Corte di Cassazione, l’individuazione di una discarica abusiva richiede l’accertamento di: una condotta non occasionale di accumulo di rifiuti; lo scarico ripetuto; il degrado permanente dello stato dei luoghi; la definitività dell’abbandono dei rifiuti medesimi. Il reato di discarica abusiva è punito dall’art. 256: con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro se si tratta di rifiuti pericolosi. Ne consegue la confisca dell’area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell’autore o del compartecipe al reato, con gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi.
Il deposito di rifiuti è definito temporaneo solo in queste condizioni: i rifiuti depositati non devono contenere policlorodibenzodiossine, policlorodibenzofurani, policlorodibenzofenoli in quantità superiore a 2,5 parti per milione (ppm), né policlorobifenile e policlorotrifenili in quantità superiore a 25 parti per milione (ppm); i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento almeno ogni tre mesi, indipendentemente dalle quantità in deposito; in ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi i 10 metri cubi l’anno e il quantitativo di rifiuti non pericolosi non superi i 20 metri cubi l’anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno; il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti; devono essere rispettate le norme che disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura delle sostanze pericolose; Si è in presenza di: un deposito preliminare, se il collocamento dei rifiuti è presupposto di un’operazione di smaltimento; un deposito incontrollato od abbandonato, sanzionato, amministrativamente o penalmente, quando i rifiuti non sono destinati ad operazioni di smaltimento o di recupero; una discarica abusiva, quando l’abbandono è reiterato nel tempo e rilevante in termini spaziali e quantitativi. Pertanto, ad esempio, l’abbandono di rifiuti “alla rinfusa” e non per categorie omogenee, esclude la definibilità del cosiddetto deposito come temporaneo o regolare e integra il crimine di gestione di discarica abusiva.
All’esperto Giuseppe Maggiotto abbiamo posto alcune domande sulle discariche abusive. Dottore, cosa contengono?
Per lo più resti di pneumatici, amianto, vernici, materiale di risulta, resti di sanitari domestici, indumenti, elettrodome stici, stralci di potatura, pezzi d’arredamento, materassi, peluches e altro ancora: questo lascia intendere l’eterogeneità dei rifiuti appena menzionata. Da cittadino leccese in particolare, mi fa riflettere l’espressione “degrado dei luoghi ove i rifiuti sono scaricati”.
Perché?
Purtroppo nel nostro territorio la realtà delle discariche abusive è sotto gli occhi di tutti noi. Basta fare una passeggiata in auto o in bicicletta per le nostre campagne, che inevitabilmente ci si imbatte in cumuli di rifiuti a bordo strada, che stridono con il paesaggio naturalistico e rurale del territorio salentino. Tali luoghi pertanto vengono degradati, perdendo così la loro caratteristica bellezza incontaminata.
Quali sono i danni causati dalle discariche abusive?
Sicuramente l’impatto visivo a livello paesaggistico, danneggia pesantemente una terra come il Salento che sulla genuinità e conservazione dei luoghi naturali fonda oggi gran parte della propria visibilità e attrazione a livello nazionale ed internazionale. A livello ambientale, gli impatti sono multipli e soprattutto, bisogna sottolineare che i danni inferti alla natura, ritornano poi all’uomo come un boomerang. Scaricare materiale composto da amianto ad esempio, vuol dire disperdere nell’atmosfera fibre che, una volta inalate, espongono fortemente al rischio di tumori polmonari. Durante la stagione estiva, molti sono gli incendi incontrollati nelle nostre campagne: gli pneumatici sono fonte di rilascio di diossina (cancerogena) nell’aria, generata in conseguenza della loro combustione. Inoltre poi l’azione della pioggia, favorisce la formazione del percolato, un liquido tossico che trae origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti (o dalla decomposizione degli stessi) e che va ad intaccare le falde idriche del sottosuolo.
Cosa si può fare per porre rimedio prima, anziché intervenire successivamente?
Bisogna puntare sulla collaborazione da parte dei cittadini facendo passare il messaggio che disfarsi di un rifiuto in maniera così scorretta, crea un danno triplo, ambientale, sanitario ed economico. A tal fine, può essere utile, aumentare l’informazione presso i cittadini, riguardo le già esistenti strutture, come le isole ecologiche, adibite per la raccolta dei rifiuti speciali. Sarebbe poi opportuno e lungimirante, investire nel settore dell’educazione ambientale nelle scuole per far comprendere che, quello che consideriamo rifiuto, può essere ripensato per un possibile riutilizzo, successivamente per il recupero e, se ha terminato il suo ciclo di vita, capire se può essere riciclato (tramite conferimento nei cassonetti per la raccolta differenziata) o, se non è possibile, smaltirlo correttamente. Rispettando questi passaggi, si riuscirà a diminuire a monte il carico di rifiuti da eliminare contrastando così il fenomeno delle discariche abusive.

















