DURC on-line, da Luglio si parte
Dal prossimo 1° luglio, in base al Decreto Ministeriale 30 gennaio 2015, tutte le imprese, le Pubbliche amministrazioni, le Stazioni appaltanti, banche e intermediari finanziari potranno verificare la regolarità contributiva con un’unica interrogazione. Sarà sufficiente inserire il codice fiscale dell’impresa nelle banche dati di Inps, Inail e Casse Edili per effettuare la verifica della regolarità contributiva. Il risultato si baserà sui pagamenti effettuati dall’impresa ai lavoratori dipendenti subordinati, ai collaboratori e ai lavoratori autonomi. In caso di dubbi, le verifiche verranno effettuate entro 72 ore, in quanto se le irregolarità sono causate da un’archiviazione non corretta dei dati relativi all’azienda, l’Istituto interessato (INAIL, INPS o Cassa Edile) potrà forzare la procedura ed emettere il certificato di regolarità. Anche l’Inps si prepara alla certificazione della regolarità contributiva in tempo reale. Come si legge nel testo del recente messaggio diffuso al riguardo dall’Ente (n. 3454 del 21 maggio scorso), nel caso in cui – dopo la presentazione dell’istanza di verifica da parte degli interessati – vengano riscontrate incongruenze, gli uffici territoriali competenti dovranno verificare entro 72 ore se le inadempienze sono reali o se sono prodotte da dati non veritieri. Se l’inadempienza viene confermata, l’irregolarità dovrà essere comunicata entro 72 ore, concedendo all’azienda 15 giorni per la regolarizzazione.
L’intero iter, secondo le indicazioni del Ministero competente, deve essere concluso entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza di verifica. Con la recentissima circolare 19 dell’8 giugno scorso, il Ministero del lavoro ha anche spiegato che in un primo momento, fino alla completa implementazione del sistema informatico, non potranno effettuare le verifiche i soggetti delegati dall’impresa o dal lavoratore autonomo, le banche e gli intermediari finanziari. Potranno invece accedere alle banche dati i professionisti delegati allo svolgimento degli adempimenti di carattere lavoristico e previdenziale, come ad esempio commercialisti e consulenti del lavoro, figure individuate ai sensi della legge 12/1979 e quindi già abilitate per legge. Una delle novità più rilevanti del nuovo DURC è che saranno tollerati scostamenti tra somme dovute e versate fino a 150,00 euro per ogni gestione. Nel caso di verifica andata a buon fine, il sistema genererà un documento informatico immodificabile, che avrà validità di 120 giorni, sia per i lavori pubblici che per quelli privati. In via transitoria, per tutto il 2016, laddove la verifica on line non sia possibile, si continuerà ad utilizzare le precedenti modalità di rilascio del DURC, nel rispetto però delle regole aggiornate secondo il recente Decreto Ministeriale. Resta inoltre confermato, anche nell’impianto del nuovo DURC online, l’intervento sostituivo delle stazioni appaltanti pubbliche, nel caso in cui l’esito irregolare rilevi posizioni a debito e ne ricorrano i presupposti previsti dalla legge.
Antonio Silvestri
















