Pubblicato in: Ven, Nov 27th, 2015

FIRENZE CHIAMA LECCE/NUOVO UMANESIMO PER LA NOSTRA TERRA

IL VOLTO DELLA CHIESA ITALIANA/CINQUE VIE, QUALI IMPEGNI? 

La mia partecipa­zione al Conve­gno di Firenze è dovuta alla volontà del nostro Arcivescovo e all’invito di mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei. A loro sono molto grato per la indimenticabi­le esperienza vissuta. A Fi­renze, infatti, si è visto, in tutti i suoi contorni, il bel Volto della Chiesa italiana con il suo ricco patrimonio di fede, di spiritualità, di cultura, di carità. In tutti i momenti del Convegno, si respirava davvero la voglia di un nuovo umanesimo quale immediata proiezione della umanità stessa di Cristo. Da Firenze a Lecce, dalla Chiesa italiana alla Chiesa leccese: non si tratta di proporre in formato ridotto le linee pastorali emerse; non si tratta di restringere la visuale dal più ampio orizzonte nazionale a quel­lo più ristretto diocesano. Gli impegni assunti dalla Chiesa italiana possono essere accolti interamente dalla Chiesa di Lecce. Lo prova il fortissimo interesse che è trapelato da tutti noi delegati leccesi, Vescovo, presbiteri e laici (in tutto dieci), che con passione e libertà interiore abbiamo prolungato la ri­flessione, durante il pranzo e la cena, sui i temi caldi del Convegno, in parti­colare, sulle riflessioni di Papa Francesco, che senza giri di parole ha presentato alla Chiesa italiana poche ma concrete linee di un umanesimo cristiano.

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 Da Firenze a Lecce passa allora un desiderio di profondo e concreto rinnovamento scandito dalle Cinque Vie: diventa­re sempre più una Chiesa in uscita verso e dentro la società salentina le cui fragilità, contraddizioni e potenzialità, la Chiesa non giudica, ma assume con il dono del Vangelo e con il cuore di Madre. Poi c’è un impegno ben preciso che da Firenze potrebbe passare a Lecce: manifestare il nuovo umanesimo attraverso la bellezza dell’arte che riveste tante delle nostre Chiese e monumenti. Si tratta di una consegna tutta speciale che Firenze, con la sua raffinata bellezza artistica fa a Lecce, che fra le città del sud Italia vanta un ricco patrimonio artistico che rinvia alla fede cristiana. Si tratta di assumere attraverso dei progetti ben delineati questa enorme potenzialità che la Chiesa di Lecce si ritrova. Essere consapevoli che l’arte sacra rappresenta l’esten­sione di Cristo, icona del Dio invisibile. Trovare le forme pasto­rali più idonee per fare in modo che l’attrazione della bellezza artistica si pro­lunghi nell’attrazione della fede, la cui bellezza è mo­tivo ispiratore di quell’arte che tante persone dall’Ita­lia e dall’estero vengono ad ammirare a Lecce. Firenze – Città e Diocesi esperimenta tutto questo già da alcuni decenni con organismi ed iniziative davvero interessanti. Firenze-Convegno ha rilan­ciato con determinazione questa dimensione. Lecce- Città e Diocesi ha tutte le possibilità per tentare.  

 Luigi Manca

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