Gli Auguri dei Sacerdoti Diocesani ordinati da Mons. D’Ambrosio
DON ANDREA ZONNO/UN IMPEGNO MAI VENUTO MENO
In questo santo tempo del Natale grande è la gioia che abita nel cuore di ciascuno perché nella nascita del Salvatore ogni promessa è compiuta. Lui è la luce che illumina ogni uomo, storia e realtà e ci invita a vivere la nostra trama di rapporti con stupore e gratitudine. Anch’io voglio unirmi alla Chiesa diocesana nel ringraziare il Signore per la tappa giubilare e il servizio tra noi dell’Arcivescovo Domenico, un momento importante che porta alla mente i passi compiuti insieme nell’accogliere e gustare i doni del Signore. L’inizio del suo ministero a Lecce ha coinciso con l’ultima fase del mio percorso formativo nel Seminario Regionale, quindi un tempo di attese e speranze con il desiderio di conoscersi e continuare, sotto la sua guida, il discernimeto in vista del Ministero Ordinato.
La vita fraterna nella Casa S. Giovanni M.Vianney da lui fortemente voluta e inaugurata, ha gettato le basi per entrare nel vivo delle nostre storie con tempi e momenti di bella condivisione durata tre anni. Importante per me è l’aver percepito sempre la sua fiducia e il sostegno nell’attività pastorale vissuta prima a Lecce e poi nella comunità di Lizzanello con l’entusiasmante esperienza della Visita Pastorale. Restano indelebili nel cuore e nella mente i ricordi dei giorni della mia Ordinazione Diaconale e quella Presbiterale in Piazza Duomo il 19 Luglio 2011. Ricevere il grande dono dello Spirito attraverso l’invocazione umile della sua persona è segno di un impegno attento nella lettura della mia storia umana e di chiamato che mai è venuto meno.
DON ALESSANDRO MELE/NESSUNA PECORA SI SMARRISCA
Le rivolgo il mio augurio filiale proprio in questi giorni in cui ho davanti a me la figura del pastore, inserita in una cornice del tutto speciale: quella del presepe. Il mio augurio è che, guardando indietro, possa dire che anche Lei, eccellenza, è stata in grado di non smarrire nessuna pecorella affidata, di combattere per la loro salvezza e che possa camminare ancora con le spalle sporche di quando, come il bel pastore, ha rapito la pecorella dai terrori della notte, riconducendola all’ovile, sotto lo sguardo del bambino di Betlemme!
Possa dire ancora di se che è stato sempre promotore di questo incontro tra l’uomo e Dio. Certamente potrà dire questo di sé, potrà dire che donandomi l’ordine sacro mi ha trasmesso l’amore per la Chiesa e la profonda umiltà del suo stile di vita, aprendomi/aprendoci la sua casa e il suo cuore. Come ci sta chiedendo tanto in questi giorni, pregherò per lei!
DON RICCARDO CALABRESE/“NON ORO, INCENSO E MIRRA…”
ccellenza, anche quest’anno arriva il 5 gennaio, un giorno carico di emozioni e di ricordi per il mio cammino in preparazione al sacerdozio. Quest’anno si riempie di un particolare rendimento di grazie al Signore per il Suo XXV anniversario di Ordinazione Episcopale. Durante l’omelia della celebrazione in cui mi venne conferito il ministero dell’accolitato, Lei disse: “Chiesa di Lecce, cosa offri al tuo Signore?”.
Oggi, rispondiamo, riprendendo le sue stesse parole, “Non oro, incenso e mirra, ma il ministero del nostro Padre e Pastore; i suoi XXV anni a servizio della Chiesa; questi ultimi anni come apostolo tra le nostre case, guida del nostro cammino”. Grazie, Eccellenza, per quello che ha donato alla mia vita; per il dono del ministero che ho ricevuto dalle sue mani; per tutte le volte che con paternità mi ha esortato a camminare con il sorriso tra la gente.
DON MATTIA MURRA/TUTTO CON IL SORRISO
L’immagine che subito mi viene in mente del nostro vescovo è quella del sorriso: il giorno dell’ingresso, la mia ammissione, i ministeri, le ordinazioni, i primi incarichi… tutto col sorriso. Un sorriso carico di forza e decisione capace anche di correggere… L’auspicio che le faccio eccellenza, in occasione del suo XXV Anniversario di Ordinazione Episcopale, è quello di continuare ad amare con amore di padre e di fratello tutti coloro che Dio le ha affidato… anzitutto i presbiteri, suoi primi collaboratori nel ministero.
Non smetta mai di sorriderci padre! A lei, che San Giovanni Paolo II ha definito ministro della divina Epifania, l’augurio di manifestare con la vita la grandezza di Cristo Gesù, sacerdote misericordioso e fedele. Auguri Padre Domenico!
DON ALBERTO TAURINO/“E ORA CHIAMAMI PADRE”
Dopo la sua nomina a Lecce, il mio cuore colmo di gioia, è iniziato un semplice cammino tra vescovo e seminarista, e poi vescovo e presbitero con la sua espressione più bella… “Chiamami “Padre”!”. Questo il suo simpatico esordio quando tutti lo accompagnammo alla cattedra di Lecce il giorno della sua presa di possesso. Ed è rimasto sempre il suo appellativo preferito, in episcopio, nelle parrocchie, in carcere, nella caritas diocesana, ovunque per me è “Padre Domenico”.Come non dirle grazie, di vicende sia gioiose che dolorose e tristi e, in questo tempo, ci conferma sempre nelle fede, nella speranza e nel vincolo dell’amore del Signore risorto e vivo in mezzo a noi.
Le fatiche non sono poche e così pure le sofferenze: ma, ci testimonia, non c’è amore autentico senza la croce. Grazie perché mi vuole bene e desidera il mio vero bene: conoscere ed amare Gesù Cristo per essere un autentico testimone del Suo Vangelo. È innegabile il suo impegno affinché questa nostra Chiesa particolare nella fraternità e nella collaborazione avverta la necessità di una solida formazione per una missionarietà in ogni ambiente, radicati sempre nella fedeltà a Cristo stesso. La materna intercessione della Santa Vergine Maria, faccia sì che il Signore le conceda benedizioni e grazie per continuare per tanti anni ancora il suo prezioso servizio qui tra noi. Gesù Cristo sia sempre la nostra gioia, la nostra forza, il nostro tutto. Grazie Vescovo Domenico!




















