Pubblicato in: Sab, Gen 18th, 2014

I numeri del 2013: 270mila i Pugliesi in cerca di lavoro

Nel Salento disoccupazione giovanile al 43,3%. Al 18,3% la mancanza di lavoro in senso globale. 

La disoccupazione giovani­le nel Salento è ormai al 43,3%. Un dato che evi­denzia come il nostro terri­torio, come del resto tutta l’Italia, stia vivendo un momento di grossa difficoltà economica. I dati statistici con i quali si è concluso il 2013 presentano un quadro preciso e completo sulla difficile e preoccupante situazione che stiamo vivendo. Più in gene­rale, nel nostro territorio la totale mancanza di lavoro ha raggiunto il 18,3%, i finanziamenti alle imprese hanno registrato un tasso negativo del 6,7%, in Puglia i posti di lavoro persi dal 2012 al 2013 sono stati centomila e sono duecentosettan­tamila i pugliesi in cerca di lavoro, circa trentanovemila in più rispetto al 2012.

Infatti, soprattutto negli ultimi dodici mesi, si è rilevato un notevole aumento di aziende che per difficoltà economiche sono state costrette a chiudere e licenziare migliaia di lavoratori che in poco tempo si sono trovati senza un lavo­ro e collocati in cassa integrazione o mobilità. Settori come il commer­cio, l’edilizia, il manifatturiero e il metalmeccanico hanno risentito particolarmente della crisi e grosse aziende (che fino a poco tempo fa erano leader nel settore) sono state costrette a chiudere o riescono ad andare avanti compiendo gravi sa­crifici.

url

D’altra parte, però, occorre sottolineare la decisa volontà da parte della Confindustria di reagire positivamente offrendo il proprio sostegno alle aziende e come si può constatare nelle varie dichiarazio­ni del Presidente di Confindustria di Lecce, Piernicola Leone de Castris, ci si sta attivando in tutti i modi per avviare la ripresa. Che, comunque, deve partire da tutti, po­litici e imprenditori, mettendo da parte un forte sentimento di rabbia dovuto alle numerose difficoltà nel­la gestione aziendale ed economica del momento.

Nonostante la situa­zione attuale sia molto difficile, infatti, bisogna essere fiduciosi per il futuro. Anche perché settori come il turismo e l’agricoltura si stanno sviluppando sempre più positiva­mente. È significativo il fatto che molti giovani si stanno affacciando in modo innovativo verso alcune forme di coltivazione della campa­gna e stanno investendo in questi settori, soprattutto in quello di colture redditizie, dove è aumentato notevolmente il numero di aziende agricole. È proprio da qui che si deve ripartire e investire, sperando pure in una maggiore collaborazio­ne e tutela da parte di imprenditori e politici.

 Alessandro Martena

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti