Pubblicato in: Ven, Feb 20th, 2015

Il jazz a marchio Salento/In giro per il mondo con la voce di Elisabetta

Chi è la Guido? “Una persona innamorata della musica, con una vita complicata e sempre in bilico”.

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Docente di canto jazz nei Conser­vatori italiani, Elisabetta Gui­do è una cantan­te, pianista, autri­ce, arrangiatrice e direttrice di coro che spazia dal jazz, al soul, al gospel ed al repertorio lirico. Per il suo eclettismo è nota a livello na­zionale ed internazionale sia come artista che come inse­gnante. 

Chi è Elisabetta Guido?

Elisabetta Guido è una perso­na innamorata della musica, con una vita complicata e sem­pre in bilico fra musica e fami­glia, fra privato e pubblico. La voglia di suonare e l’amore per la musica mi è stata tramanda­ta da mio padre, che da giova­ne suonava in un gruppo blues, uno dei primi in Italia, negli anni ‘950.Sono seguiti anni e anni di ascolto di musica di tut­ti i tipi, dalla classica al rock, dalle 7 di mattina a mezzanot­te e oltre. Per questo mi hanno definito un’artista “eclettica”, che spazia dal jazz alla lirica e al gospel, con una spiccata predilezione però, come era per mio padre, per la musica di ori­gine afromericana. 

E attualmente di cosa si oc­cupa questa “eclettica” arti­sta?

Attualmente mi occupo princi­palmente di jazz, in un ambito abbastanza “sperimentale”. Ci sono arrivata quasi natural­mente, il mio orecchio, divenu­to sempre più selettivo, mi ci ha portato. Dopo anni ad ascoltare armonie e melodie perfettamen­te eufoniche e, diciamo così, “comprensibili” ai più, ora mi affascinano le armonie ricche di modulazioni, tensioni e i suoni “cluster”. Mi muovo ora principalmente su un territorio compositivo, nel senso che, ad esempio, nel mio prossimo cd, che dovrebbe uscire a fine anno, sarò autrice delle musiche e dei testi, come ho già comunque fatto in altre occasioni. Ora però mi sto concentrando su questo aspetto, anche perché è una cosa che, soprattutto a li­vello di musiche, mi viene facile e, mi dicono, anche in maniera carina. 

DSC

A proposito di jazz, tu hai inciso un cd intitolato “Let your voice dance”, distri­buito in tutto il mondo per l’Etichetta “Dodicilune Re­cords”. Come è andata con questo cd?

Mi ha dato grossissime sod­disfazioni. L’ho presentato in tutta Italia con un lungo tour con il giovanissimo e bravissi­mo pianista Danilo Tarso, che è durato per tutto il 2014 e mi ha portato anche in teatri e jazz club importanti di Roma, Mila­no, Firenze. A Napoli abbiamo anche presentato in novembre una mostra fotografica a me dedicata dal fotografo romano di artisti Fabio Felici. Sono stati tratti dal cd 2 videoclip di bel successo, entrambi per la regia di Maurizio D’Anna e il secondo con la produzione di Abac Digital Studio di Andrea Baccassino. Il secondo vide­oclip è stato premiato più vol­te dalla critica e trasmesso in tutta Italia da Tv private e Web Tv. Infine questo lavoro mi ha dato la soddisfazione di essere indicata “Artista del mese” nel numero di settembre/ottobre dell’importante rivista di mu­ sica indipendente “Muzi Kult”. 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Nei prossimi mesi mi dedi­cherò a dei tour nazionali ed internazionali, sempre in duo con il pianista Danilo Tarso. Abbiamo in programma alcu­ni concerti in Puglia, anche a Lecce, e poi a maggio 3 sera­te all’Art Kfè Jazz Club a Pa­rigi. In programma c’è anche una puntatina per un concerto a Bruxelles. Poi sono in pro­getto alcuni festival e rassegne jazz ed esibizioni in Jazz Club in tutta Italia. Chi mi vuol se­guire nelle mie peregrinazioni e conoscere i miei program­mi può mettere Mi piace sulla mia pagina Fb https://www. facebook.com/elisabettaguido­voce oppure visitare il mio sito ufficiale www.elisabettaguido. it . A Parigi presenteremo fra l’altro in anteprima europea il terzo videoclip dal mio cd “Let your voice dance”, che sarà re­alizzato a cartone animato da Hermes Mangialardo e sempre con la produzione esecutiva di Abac Digital Studio di Andrea Baccassino. Intanto, come dice­vo prima, lavoro alla realizza­zione del mio prossimo cd, sem­pre per Dodicilune Records, che sarà in piano, voce e sax, formazione minimal in contro­tendenza con il precedente, che aveva 8 musicisti sul palco in­sieme a me. Ed ho ripreso an­che le prove con il mio coro go­spel “A.M.Family”, in vista di 3 concerti con l’Orchestra sin­fonica della Fondazione Ico “T. Schipa” di Lecce che dovreb­bero tenersi la prossima estate, sempre che questo splendido patrimonio che è l’Orchestra Ico non vada disperso, cosa che ci auguriamo non avvenga mai.

Anna Rita Favale

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