Il Natale del Rettore/“La falsa omologazione non è segno di modernità”
Anche se ha davanti ancora quattro anni da Rettore, sa già cosa farà dopo il suo mandato?
Per il momento faccio del mio meglio portando avanti i miei compiti giornalieri che, come dicevo, sono tantissimi. Questo è un periodo della mia vita che mi sta insegnando tantissimo, e che sono certo mi porterà a maturare un’esperienza e una consapevolezza non possedute prima. In seguito vorrei fare tante altre cose: mi appassiona cambiare sempre e non fermarmi mai. L’importante è avere entusiasmo, capacità di meravigliarsi e voglia di rischiare: questa miscela in genere è “esplosiva”.
Siamo quasi a Natale: la festa della Venuta di Cristo. Questo la rende la festa dei bambini per antonomasia. Qual è il ricordo più vivo che ha del Suo Natale da bambino?
Certamente il fascino della preparazione del presepe, che nella casa dei miei era un evento vissuto con grande attenzione e molta partecipazione da parte di tutti. Ricordo ancora il tempo dedicato alla cura dei dettagli nella preparazione di questo grande presepe che, in realtà, significava anche una partecipazione emotiva e spirituale al grande evento della nascita di Cristo. La sera della vigilia, il 24 dicembre, la nascita di Cristo si concretizzava in un piccolo evento religioso, officiato dal parroco del paese, che veniva da noi e rendeva tutto ancora più pregnante e ricco di significato.
Sempre a proposito del Natale, come vede le polemiche che si stanno sollevando continuamente sulla presenza dei simboli, quali il presepe?
Sinceramente credo si stia esagerando. Il rispetto degli altri significa anche il rispetto di ciascuno di noi, delle tradizioni che ci portiamo dietro e dei significati che vi attribuiamo. Credo che in un mondo civile tutto ciò debba essere rispettato, anche accettando che ci siano cose e simboli diversi da quelli a cui siamo abituati, senza che ciò comporti una “falsa omologazione” spesso spacciata come esempio di modernità.
Qual è l’augurio che sente di fare come Rettore, e quale come uomo figlio di questi tempi?
Mi farebbe piacere che tutti ci fermassimo per riflettere su quello che siamo e quello che giornalmente facciamo e speriamo, chiedendoci qual è il senso di tutto questo. Se durante questo periodo natalizio dedicassimo a noi stessi questa pausa di riflessione, “spegnendo” il più a lungo possibile il mondo esterno, forse avremmo la possibilità di migliorare noi stessi. La mia speranza è che una riflessione del genere possa contribuire a ridimensionare gli orrori più o meno grandi di questi giorni. I valori più importanti di ogni essere umano, tra cui il rispetto e la comprensione dell’altro, sono noti da millenni nelle civiltà più avanzate e per riaffermarli è richiesto un impegno in prima persona: farli ri-nascere, generando una nuova umanità, comincia dalla riflessione su noi stessi.
IL PROFILO
Vincenzo Zara, nato a Spongano (Le) il 22 maggio 1959, si è laureato in Farmacia presso l’Università di Bari nel 1983 con la votazione di 110/110 e lode. Ha conseguito l’abilitazione professionale nel 1983 con la votazione di 250/250. Dal 1985 al 1992 ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento Farmaco-Biologico dell’Università di Bari, nel laboratorio di Biochimica e Biologia Molecolare, diretto dal Prof. Ferdinando Palmieri. Dal 1992 al 1999 è stato Ricercatore universitario di Biochimica presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Lecce. Nel 2000 ha vinto il concorso nazionale a Professore Associato di Biochimica. Dal 2001 è Professore Ordinario di Biochimica (Ssd Bio/10) presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento. Ha la responsabilità didattica del corso di insegnamento di Biochimica II (9 Cfu) nel Corso di Laurea magistrale in Biologia.
È componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento. Rettore dell’Università del Salento dal 01/11/2013. Componente eletto della giunta Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) (elezione svoltasi in data 21/11/13). Delegato Crui alla Didattica, Valutazione, Tfa/Pas, E-learning (assegnazione avvenuta il 11/12/13). Esperto nazionale dell’Area Europea dell’Alta Formazione (Ehea) (nomina conferita dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto “Cheer – Consolidating Higher Education Experience of Reform: norms, networks and good practice in Italy” 2014-2016).
Pagine a cura di Gilda Brescia