Integrazione nel Salento… Barriere da abbattere, cultura da costruire
Disabili: difficoltà, risultati, speranze. La storia di Simone Stifani, giovane Giornalista diversamente abile.
Anche nel terzo millennio la disabilità rimane un grave problema: per quanti ne sono affetti, le loro famiglie, l’intera comunità civile. Una delle cause maggiori è il contenimento della spesa pubblica da parte dello Stato riguardo all’integrazione delle persone che hanno menomazioni. Il Meridione, poi, ha un contenimento delle somme programmate per il settore di molto superiore rispetto al Settentrione di Italia, com’è evidente confrontando i 777 € impegnati per ogni portatore di handicap nel Sud con i 5370 messi a disposizione nel Nord. Eppure, i valori della promozione umana di ogni persona e del suo inserimento nella società civile dovrebbero, pur con le comprensibili difficoltà economiche degli enti pubblici, essere sostenuti da tutti. Considerando in particolare il nostro territorio, “Bisogna fare una distinzione in termini di luoghi, infrastrutture e vie di comunicazione”, rileva Simone Stifani, un giovane giornalista diversamente abile. “Per quanto riguarda le strade, i marciapiedi dei quartieri e delle zone moderne della città di Lecce, si può notare una notevole presenza di scivoli che consentono il transito dei disabili. La situazione è peggiore nei quartieri e strade del centro storico; qui, quantunque ci sia stata un’azione di soppressione delle barriere architettoniche, ancora c’è molto da fare”, continua.
E proprio alla vigilia dell’estate, quindi a qualche giorno dagli inizi della stagione balneare, si pone con particolare evidenza e urgenza la necessità di garantire a tutti sia l’accesso al mare con strutture adeguate per lo spostamento sulla sabbia e l’ingresso in acqua per quanti sono costretti a muoversi sulla carrozzina sia la possibilità di godere i meravigliosi paesaggi e le ammalianti coste salentine da parte delle persone svantaggiate. Un limite importante per godere la bellezza del territorio e la possibilità di usufruire adeguatamente delle possibilità terapeutiche della natura. È, invece, incoraggiante ricordare l’iniziativa denominata “Barca navigabile 2014”, curata l’anno scorso dalla Provincia e Lega Navale per consentite pure ai disabili di godere le splendide coste e i paesaggi della Puglia meridionale. Com’è davvero straordinaria l’invenzione dello Job, un meraviglioso ausilio per un facilissimo accesso dei disabili in acqua. Per quanto poi riguarda gli esercizi pubblici, farmacie comprese, continua Simone Stifani, la situazione è spesso negativa in città. Anche perché occorre risolvere problemi di autorizzazione degli impianti di scivoli e di attrezzature mobili atte ad evadere le barriere. Certo, tanti passi avanti sono stati compiuti recentemente, ma per la società l’integrazione rimane ancora un obiettivo importante da raggiungere.
Massimiliano Martena
















