La Rete del lavoro agricolo di qualità
Dall’inizio del mese Inps ha aperto la procedura on line per l’invio telematico della domanda di iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità. Il servizio consente innanzitutto di confermare o modificare l’indirizzo Pec dell’utente e mette a disposizione la maschera da compilare per l’invio della domanda di iscrizione alla Rete. I destinatari del servizio possono verificare lo stato della domanda: trasmessa, presa in carico, accolta (o accolta con riserva), respinta. L’accesso avviene mediante l’immissione di Codice Fiscale e Pin Inps; prima dell’accesso, le aziende agricole devono essere state autorizzate dagli uffici Inps all’invio dei modelli Dmag. L’iniziativa ha assunto particolare rilevo – soprattutto in Puglia e nel Salento – a seguito dei tristi eventi riguardanti braccianti agricoli che si sono verificati durante i mesi estivi. I decessi di giovani lavoratori occupati nei campi hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del lavoro nero in agricoltura e quello del caporalato nelle campagne. La Rete del lavoro agricolo di qualità è stata prevista dal decreto legge 91/2014, preordinandone il funzionamento tramite un apposito servizio telematico reso disponibile dall’Inps. Alla procedura si accede attraverso www.inps.it utilizzando il percorso Servizi online > Accedi ai servizi > Per tipologia di utente > Aziende, consulenti e professionisti > Agricoltura: domanda di iscrizione alla rete del lavoro agricolo di qualità.
Come disposto dall’art. 6, comma 1, del D.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, possono presentare richiesta di adesione alla Rete le imprese agricole in possesso di alcuni requisiti: non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per tali violazioni; essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Le domande sono esaminate – e decise entro 30 giorni – dalla Cabina di regia della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, presieduta da dirigenti Inps e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell’Economia e della Conferenza delle Regioni. In caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità. L’avvio della Rete del lavoro agricolo di qualità è quindi una prima concreta iniziativa finalizzata allo sviluppo di azioni positive di contrasto al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura. La Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità svilupperà inoltre, prossimamente, uno specifico piano operativo, allo scopo di avviare un insieme coordinato ed efficace di azioni di contrasto al caporalato e alle altre forme di lavoro irregolare.
Antonio Silvestri
















