La scelta del Papa: Mons. Semeraro al Sinodo
XIV Assemblea Generale Ordinaria/Il Vescovo di Albano tra i membri di nomina pontificia. Dal 4 al 25 ottobre si discuterà di Pastorale Familiare.
Un’altra attestazione di stima e di fiducia da parte di Papa Francesco per mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e figlio di questa Chiesa di Lecce. Dopo averlo scelto come segretario del Consiglio di cardinali istituito dal Santo Padre per essere coadiuvato nella vita della Chiesa, lo scorso 15 settembre è stato indicato come membro di nomina pontificia al Sinodo dei Vescovi. Dal 4 al 25 ottobre 2015, infatti, si riunirà la XIV Assemblea Generale Ordinaria che discuterà sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. L’Assemblea, proseguirà i lavori introdotti dal Sinodo straordinario, svoltosi dal 5 al 19 ottobre dello scorso anno. Il Sinodo dei Vescovi è un organismo ecclesiale e collegiale istituito da Paolo VI nel 1965. Egli e i suoi successori non lo intesero come cassa di risonanza del proprio pontificato ma quale strumento di consultazione per tutta la Chiesa a cui il Papa ha inteso dar voce secondo lo spirito del Concilio Vaticano II. Il Sinodo viene sempre convocato, guidato e concluso dal Papa stesso secondo le norme del Codice di Diritto Canonico.
Il Sinodo attuale si sta occupando di pastorale familiare con uno sguardo attento alle sfide culturali provenienti dal società moderna che da anni ormai propone nuove forme di convivenza differenti dal matrimonio cristiano. Esso, inoltre, sta affrontando i problemi etici provenienti dalle situazioni matrimoniali irregolari e studiando quali tipi di accompagnamento spirituale e pastorale ne deve conseguire. Poi, la vedovanza, l’attuale immaturità affettiva all’interno del contesto familiare, la missione della famiglia oggi nella Chiesa e nel mondo. A comporre il Sinodo sono prima di tutto i presidenti delle conferenze episcopali di tutti i Paesi del mondo, i capi-dicastero della Curia, altri vescovi delegati dalle rispettive conferenze episcopali, alcuni membri delle Chiese orientali, oltre a collaboratori del Segretario speciale, uditori e uditrici, delegati fraterni, coppie di sposi, ed anche alcuni parroci. L’indicazione di mons. Semeraro, che aveva già ricoperto il ruolo di Segretario speciale alla X Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nel 2001 – nella quale ebbe modo di conoscere da vicino il card. Bergoglio, allora Arcivescovo di Buenos Aires e Relatore Generale aggiunto del Sinodo – dà ancor più lustro alla Chiesa di Lecce che si stringe ancor di più nel legame di comunione con il Santo Padre e la Sede Apostolica.
Simone Stifani
















