Pubblicato in: Lun, Nov 9th, 2015

La storia di Lella, coccinella monella in dieci lingue

Il Veliero Parlante/La 5ª pubblicazione della collana nasce dalla filastrocca di Ornella Castellano.

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La stiva del “Veliero Parlante” ospita la quinta pubblicazio­ne dell’omonima collana. Si tratta dell’agile volumetto “Cocci­nella vola vola/ insegnami la strada/ per andare a scuola”, un libro portafortuna in tante lingue del mondo. È la storia di Lella la coccinella monel­la, espressa in versi e nata dalla fervida fantasia poetica di Ornella Castellano. La bella filastrocca è voluta­mente originata per fare compagnia a tutti i bambini che ogni giorno muovono i loro passi, con gioia, per recarsi a scuola ad imparare. La loro guida, lungo la strada che va da casa a scuola, è Lella, una simpaticissima coccinella rossa… un po’ monella. Sì monella, perché come ogni tanto capita ai nostri bimbi (ma forse anche a noi è capitato quando eravamo più piccini) non sempre è dell’umore giusto per andare a scuola. “Questa è la storia di Lella,/ la cocci­nella monella./ Ogni mattina faceva capricci e diceva di avere male ai ricci”. Quando si è piccoli si può domandare e facilmente otte­nere qualche gentile conces­sione, soprattutto dai buoni genitori che pazientemente attendono che il proprio figliuolo cresca bene. Le settimane dell’anno scolasti­co solitamente corrono velo­ci per insegnanti e genitori, ma per i piccoli crescere può essere faticoso. “Il lunedì era riccio di destra,/ il martedì quello di sinistra/ il merco­ledì le doleva un ginocchio/ e il giovedì le bruciava un occhio/ venerdì voleva tossire/ sabato e domenica niente:/ poteva dormire”. Una settimana un po’ “agi­tata” quella di Lella… ma in fondo ogni tanto un po’ di “lieto” trambusto occorre, anche per rendere allegra la vita in casa! Ma, come ogni buon edu­catore, anche il genitore più attento nutre sempre una valida speranza…

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“Questa è la storia di Lella monella/ speriamo che cresca e presto sia bella”. Sì, la crescita dei bimbi può essere a volte più lenta a volte più svelta; l’im­portante è saper attendere che ciò avvenga nel modo più gusto e più consono. È questo l’insegnamento che la felice filastrocca di Ornella Castellano prospetta al lettore attento, al buon lettore! Occorre richiamare all’at­tenzione del lettore che il volume contribuisce anche ad insegnare ai più piccoli a confrontarsi con le diverse lingue del mondo. Il testo della poesia è infatti tradotto in dieci diversi idiomi: in portoghese a cura di Clau­dia Francisca De Sousa; in francese, di Sabina Gubel­lo; la versione in arabo di Ahmed Allilou; il testo in inglese di Laura D’Elia e in tedesco di Emanuele Mu­riglia; la traduzione in urdu è di Jani Shah; in lingua albanese il testo è di Bledar Torozy. Il testo in cinese è stato tradotto da Eva Lecciso, mentre quello in spagnolo è di Imma Rodriguez. In ultimo non poteva manca­re anche una versione in dialetto salentino a cura di Stefano Grasso. La collaborazione del “Veliero Parlante” con Graziella Cormio, dell’As­sociazione Tolbà di Matera, ha reso possibile anche l’in­serimento del volume nella collana dedicata ai piccoli de “la Biblioteca di Tolbà”; le versioni, in lingua, della filastrocca sono illustrate dai disegni di Elis Cresci. Il volumetto è dedicato “a chi si occupa della edu­cazione dei bambini in tutto il mondo” ed i proventi della vendita sono destinati esclusivamente a finanzia­re le biblioteche di classe dell’Istituto Comprensivo “Magistrato Giovanni Falco­ne” di Copertino. Un buon motivo questo per sostenere la cultura, l’arte e l’istruzio­ne pubblica.

Pietro Manca

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