Pubblicato in: Gio, Mag 28th, 2015

Le Pensioni dopo la Sentenza della Corte Costituzionale

Con la pubblicazione del decreto-legge tanto atteso (n. 65 del 21 maggio 2015, in Gazzetta Uffi­ciale n. 116 dello stesso giorno) trovano finalmente conferma le tante voci di rimborsi ai pensionati, che si sono rincorse sui media dopo la recen­te sentenza della Corte Costituzionale. La norma, che reca “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR” è stata varata dal Consiglio dei ministri del 18 maggio al fine di dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza n. 70 del 2015 della Suprema Corte, è entrato in vigore il giorno stes­so della pubblicazione e dovrà poi essere convertito in legge dal Parlamento. L’“una tantum” ai pensionati, prevista per il 2012 e il 2013 – con un “effetto trascinamento” attenuato per 2014 e 2015 – dovrebbe essere corrisposta alla fine dell’iter parlamentare, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione. Tale erogazione è quindi prevista, già nel testo del decreto, con il pagamento dal rateo di pensione di agosto 2015. Al momento in cui scriviamo mancano ancora i dettagli interpretativi, ma si può sin d’ora escludere – sulla scorta del testo normativo – la necessità di presentare una domanda, da parte del pensionato, per ottenere la prestazione. L’ammontare del rimborso, che per ciascun pensionato sarà calcolato nel dettaglio dall’ente previden­ziale, secondo il comunicato stampa diffuso dalla Presidenza del Consiglio è in media di oltre 500 euro.

pensioni  Cost

L’importo sarà maggiore per le pensioni comprese fra tre e quattro volte il trattamento minimo (circa 1.500-2.000 euro mensili lordi), inferiore per quelle che si collocano tra quattro e sei volte (2.000-3.000 euro mensili lordi). I rimborsi saranno soggetti a tassazione separata, con riferimento alle annualità precedenti, il che diminuisce il rischio di cumuli progressivi con i redditi prodotti in anni di imposta differenti. In altre parole, il meccanismo fiscale della tassazione separata si rivela più favorevole di quello ordinario, perché applica l’aliquota media e non quella marginale (cioè più alta per la singola fascia di reddito), escludendo peraltro le addizio­nali locali. In materia pensionistica, lo stesso Decreto-Legge consente all’Inps di antici­pare, da giugno, al primo giorno del mese il pagamento di tutti i trattamenti erogati. Se il primo del mese cade in giorno festivo o non bancabile, le pensioni, gli assegni, le indennità e le rendite Inail verranno eroga­te il giorno successivo. Due eccezioni: in gennaio 2016 il pagamento verrà effettuato il secondo giorno bancabile del mese, eccezio­ne che diventerà la regola da gennaio 2017, per ciascun mese. Sempre lo stesso Decreto stabilisce inoltre un importante intervento a protezione del montante contributivo. Si tratta di un parametro utilizzato per il calco­lo delle future pensioni, “sconvolto” dalla caduta del Pil (Prodotto Interno Lordo) che si è verificata negli anni passati, provocando il paradosso di una “rivalutazione negativa” di quanto accantonato da ciascun assicurato.

Antonio Silvestri

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