Pubblicato in: Ven, Set 18th, 2015

Lecce, Capitale dell’Archeologia Medievale

Uni Salento/Cento specialisti all’evento organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e dalla Scuola di Specializzazione “Dinu Adamesteanu”. Curatore, il Prof. Paul Arthur.

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Dal 9 al 12 Settembre/A Palazzo Turrisi…

VII CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ARCHEOLOGI

Tra il 9 e il 12 settembre, presso palazzo Turrisi a Lecce, si è svolto il settimo congresso na­zionale di Archeologia medie­vale. Tale congresso si svolge con cadenza triennale ed è organizzato dalla Sami, Società degli Archeologi Medievisti Italiani. Circa cento specia­listi si sono ritrovati nella città salentina per partecipare al congresso organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e dalla Scuola di Specializzazione in Archeolo­gia “Dinu Adamesteanu” dell’Unisalento. Durante l’evento curato da Profes­sor Paul Arthur, si è discusso di sei principali tematiche: “teoria e metodi”, “insediamenti urbani e architettura”, “territorio e ambiente”, “luoghi di culto e archeologia funeraria”, “economia e so­cietà” e “l’Italia bizantina”. Il congresso è stato inoltre impreziosito dalle relazioni dei due ex presidenti della Sami, Sauro Gelichi e Gian Pietro Brogiolo e dalle escursioni al castello Carlo V, in cui sono stati visitati gli scavi svolti dall’Universi­tà del Salento, al Borgo Terra e al museo di Muro Leccese, oltre che ad Otranto.

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Durante il congresso è stato anche asse­gnato il Premio Riccardo Francovich, giunto ormai alla sua terza edizione, in cui viene premiato il museo o il Parco archeologico che rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia della comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specia­listi. Il riconoscimento, quest’anno, è stato assegnato all’Archeodromo e Parco della Fortezza Medicea di Poggibonsi. Il convegno ha sicuramente avuto esito positivo, confermando la crescita della ricerca archeologica nel nostro Paese. La scelta di ubicare questa edizione del con­gresso a Lecce è probabilmente dovuta all’ottimo lavoro svolto dalla facoltà di archeologia dell’Unisalento, oltre alle ca­ratteristiche storiche di Lecce che per un lungo periodo è stata parte dell’impero bizantino. Il territorio salentino, dunque, ha potuto offrire una fantastica cornice ad un evento di rilievo nazionale che è così tornato in Puglia dopo diversi anni.

IL PALAZZO DI MURO

Muro Leccese è il paese del Salento con maggiori ritrovamenti dell’in­fluenza della civiltà messapica. All’interno del paese, infatti, si posso­no trovare le mura di cinte dell’antica città messapica, diversi menhir ed un fantastico ciclo di affreschi nella chiesa di Santa Marina.

MURO

I segni della storia della città sono visibili nel palazzo principesco, che nelle sue sale ospita il Museo di Borgo Terra. Visitando il museo è possi­bile visionare il fossato del XVI secolo, oltre a diversi affreschi e alle stanze del palazzo.

CHIESE E CRIPTE

La città di Lecce, durante la sua storia è stata abitata e conseguente­mente segnata da diverse culture di diversi popoli. Del periodo bizantino le maggiori testimonianze rimangono nelle chiese e nelle cripte. La larga diffusione di queste chiese è da attribuire alla grande presenza di monaci basiliani nelle zone del Salento.

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Anche se molte delle chiese sono state modificate nel tempo, le relative cripte e gli ipogei sono sopravvissuti quasi integri fino ai nostri giorni, con i loro affreschi e la loro architettura, fornendo un enorme materiale agli studiosi della zona.

LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE

La facoltà di archeologia dell’Università del Salento attira, ormai da di­versi anni, studenti da ogni parte d’Italia e spesso anche da diverse zone d’Europa. Grazie alla presenza di docenti di altissimo livello, e alle enormi quantità di reperti e zone archeologiche del Salento, quella dell’Unisalen­to è la migliore facoltà di archeologia del sud Italia.

olivetani

In particolare la scuo­la di specializzazione è scelta da numerosissimi giovani che studiano in questo settore, grazie alla sua efficienza ed alla sua celebre qualità. 

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