Lecce, Capitale dell’Archeologia Medievale
Uni Salento/Cento specialisti all’evento organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e dalla Scuola di Specializzazione “Dinu Adamesteanu”. Curatore, il Prof. Paul Arthur.
Dal 9 al 12 Settembre/A Palazzo Turrisi…
VII CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ARCHEOLOGI
Tra il 9 e il 12 settembre, presso palazzo Turrisi a Lecce, si è svolto il settimo congresso nazionale di Archeologia medievale. Tale congresso si svolge con cadenza triennale ed è organizzato dalla Sami, Società degli Archeologi Medievisti Italiani. Circa cento specialisti si sono ritrovati nella città salentina per partecipare al congresso organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e dalla Scuola di Specializzazione in Archeologia “Dinu Adamesteanu” dell’Unisalento. Durante l’evento curato da Professor Paul Arthur, si è discusso di sei principali tematiche: “teoria e metodi”, “insediamenti urbani e architettura”, “territorio e ambiente”, “luoghi di culto e archeologia funeraria”, “economia e società” e “l’Italia bizantina”. Il congresso è stato inoltre impreziosito dalle relazioni dei due ex presidenti della Sami, Sauro Gelichi e Gian Pietro Brogiolo e dalle escursioni al castello Carlo V, in cui sono stati visitati gli scavi svolti dall’Università del Salento, al Borgo Terra e al museo di Muro Leccese, oltre che ad Otranto.
Durante il congresso è stato anche assegnato il Premio Riccardo Francovich, giunto ormai alla sua terza edizione, in cui viene premiato il museo o il Parco archeologico che rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia della comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti. Il riconoscimento, quest’anno, è stato assegnato all’Archeodromo e Parco della Fortezza Medicea di Poggibonsi. Il convegno ha sicuramente avuto esito positivo, confermando la crescita della ricerca archeologica nel nostro Paese. La scelta di ubicare questa edizione del congresso a Lecce è probabilmente dovuta all’ottimo lavoro svolto dalla facoltà di archeologia dell’Unisalento, oltre alle caratteristiche storiche di Lecce che per un lungo periodo è stata parte dell’impero bizantino. Il territorio salentino, dunque, ha potuto offrire una fantastica cornice ad un evento di rilievo nazionale che è così tornato in Puglia dopo diversi anni.
IL PALAZZO DI MURO
Muro Leccese è il paese del Salento con maggiori ritrovamenti dell’influenza della civiltà messapica. All’interno del paese, infatti, si possono trovare le mura di cinte dell’antica città messapica, diversi menhir ed un fantastico ciclo di affreschi nella chiesa di Santa Marina.
I segni della storia della città sono visibili nel palazzo principesco, che nelle sue sale ospita il Museo di Borgo Terra. Visitando il museo è possibile visionare il fossato del XVI secolo, oltre a diversi affreschi e alle stanze del palazzo.
CHIESE E CRIPTE
La città di Lecce, durante la sua storia è stata abitata e conseguentemente segnata da diverse culture di diversi popoli. Del periodo bizantino le maggiori testimonianze rimangono nelle chiese e nelle cripte. La larga diffusione di queste chiese è da attribuire alla grande presenza di monaci basiliani nelle zone del Salento.
Anche se molte delle chiese sono state modificate nel tempo, le relative cripte e gli ipogei sono sopravvissuti quasi integri fino ai nostri giorni, con i loro affreschi e la loro architettura, fornendo un enorme materiale agli studiosi della zona.
LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
La facoltà di archeologia dell’Università del Salento attira, ormai da diversi anni, studenti da ogni parte d’Italia e spesso anche da diverse zone d’Europa. Grazie alla presenza di docenti di altissimo livello, e alle enormi quantità di reperti e zone archeologiche del Salento, quella dell’Unisalento è la migliore facoltà di archeologia del sud Italia.
In particolare la scuola di specializzazione è scelta da numerosissimi giovani che studiano in questo settore, grazie alla sua efficienza ed alla sua celebre qualità.





















