Lega Pro/“A Lecce ho fatto il mio tempo”. Parola di Savino
Il Patron Tesoro fa il punto sulla cessione della società. Futuro denso di nubi.
Cambio di proprietà del Lecce? Tutto è rimasto come prima. Parole, tante. Voci di possibili trattative, anche tante. Fatti concreti, nessuno. E le cordate pronte a rilevare la società? Sparite nel nulla. Ma c’erano per davvero? Tante domande, tanti dubbi. E per fare luce, ancora una volta sulla questione “vendita del Lecce”, è intervenuto nuovamente attraverso due ampi documenti (uno scritto e l’altro… orale) il patron della società Savino Tesoro. “Non ci sono novità concrete circa la vendita del Lecce – ha puntualizzato Savino Tesoro – Le uniche novità continuo a leggerle sui giornali, ma posso dirvi che si tratta di fantasia bella e buona. Finora non ha parlato nessuno con il sottoscritto. Nessuno mi ha chiesto di avviare una trattativa seria e concreta. Da parte mia, sto facendo il possibile ed anche … l’impossibile per favorire l’acquisto della società. Fra l’altro, ho rinunciato al deposito cauzionale (500 mila euro. ndr) che avevo inizialmente chiesto per avviare una qualsiasi trattativa. Come pure, continuo a ribadire che cederò la società gratis ed in condizioni migliori di come l’ho rilevata io. Ci tengo infine a puntualizzare che non ho la minima intenzione di iscrivere la squadra al campionato di Promozione, ma sarò costretto a farlo se nessuno, e dico nessuno, si farà avanti per acquistare il Lecce”. Dunque, è tutto fermo in casa Lecce sul fronte della cessione della società. Ed i tanti ed importanti nomi di imprenditori locali e non, intenzionati a rilevare il Lecce, che fine hanno fatto? Anche su questo argomento il patron Savino Tesoro è stato molto chiaro. “Sono venuto a conoscenza dell’interessamento dell’on. Barba – ha detto il patron giallorosso – solo attraver so i giornali. Con lui, però, non ho avuto ancora alcun contatto. Mi è stato riferito che mi vorrà incontrare quanto prima per espormi le sue idee ed i suoi progetti. Non ho il minimo dubbio sul fatto che l’on. Barba abbia davvero tutti i requisiti per sostenere una squadra di calcio importante come il Lecce. Sono in attesa di vederlo e parlargli. Certamente ad un personaggio come l’on. Barba non chiuderò la porta in faccia. Si tratta, ripeto, di una persona che ha avuto, ed ha ancora, una grande esperienza nel mondo del calcio e, proprio per ciò, sarà molto più facile focalizzare gli obiettivi da raggiungere.
Gli altri nomi che continuano a dichiarare di voler acquistare il Lecce? Non so cosa dire. Stanno facendo tutto attraverso interviste sui giornali. Io, invece, non ho difficoltà ad ammettere che, riguardo la cordata guidata da Corvino e relativamente alle altre cordate, o presunte tali, delle quali farebbero parte Amorino Ingrosso, Fattizzo e Morabito non so davvero cosa dire. Anzi, non ho proprio niente da dire. Morabito non l’ho mai visto; Fattizzo l’ho incontrato una sola volta e mi disse che mi avrebbe fatto avere il deposito cauzionale. L’hai visto tu dopo? Riguardo ad Amorino Ingrosso ho il dovere di dire ai tifosi che questo signore sta parlando di un altro Lecce e non del mio Lecce. E, quindi, non deve discutere con me, ma con qualcun altro. Io ho rilevato la società dal dott. Semeraro con i suoi debiti, i suoi crediti ed i suoi giocatori. Proprio come Semeraro fece con Jurlano. Pertanto, pur non avendo nulla contro il sig. Ingrosso, è evidente che parla di una situazione irreale. Vorrebbe la squadra gratis, senza debiti e senza giocatori”. Insomma, nubi sempre più nere si stanno addensando sul futuro della società giallorossa. Voglio essere ancora una volta molto chiaro – ha concluso il patron Savino Tesoro -, affermando che non esiste alcuna possibilità di un mio ripensamento a rimanere alla guida del Lecce. Sono molto stanco e ritengo di avere fatto, come suol dirsi, il mio tempo. Oltretutto, gli ultras mi hanno invitato più volte ad andare via; lo stesso ha fatto gran parte della stampa. Anche la politica, nei tre anni di mia presenza a Lecce, non mi ha mai dato una mano. Dopo tre anni, è arrivata l’ora di fare spazio ad altri. Faccio solo una solenne promessa: mi darò da fare fino all’ultimo giorno di mia presenza alla guida della società affinché il Lecce possa continuare a restare nel campionato di Lega Pro. Altro non ho da dire!”
Umberto Verri

















