Pubblicato in: Gio, Ott 8th, 2015

Lega Pro/Di nuovo Derby… A Foggia gara-verità

Tradizionale sfida allo Zaccheria. tornano Salvi, Papini e il bomber Moscardelli.

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È un Lecce che non sa più vincere. Su cinque gare, infatti, ne ha pareggiate tre (due in casa: Casertana e Catania; la terza a Martina); una l’ha vinta (a Castellammare di Stabia) ed un’altra l’ha perduta in casa contro l’Andria. Appena sei punti sui quindici disponibili. Pochi, troppo pochi per una squadra programmata per vincere il campionato ma che adesso, camminando a passo di lumaca, è stata superata persino da Andria e Paganese. Insomma, un Lecce che non sta piacendo affatto ai tifosi, i quali non solo hanno comin­ciato a mugugnare ma che, a fine gara contro il Catania, hanno anche lanciato alcune bordate di fischi all’indirizzo di una squadra che, ancora una volta, aveva fallito l’obiettivo della prima vittoria interna stagionale. Stando così le cose, che dobbiamo pensare di que­sto nuovo Lecce?

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Solo che è molto sfortunato? Che non sta vincendo, perché gli mancano i due bomber di peso Curali e Moscardelli? O che, soltanto sulla carta, è una squadra-big, ma che in campo non si sta comportando come tale? O an­cora che, più di qualche colpa per questo scarso rendimento, deve essere attribuita a mister Asta? Tanti interrogativi, quindi, su un Lecce che, è bene dirlo, di questo passo non andrà da nessuna parte (cioè in B) ma che, al contrario, rischia di disputare un campionato anonimo, senza la minima speranza di raggiungere le alte vette della graduatoria. Peccato, veramente peccato per quest’avvio in sordina. Un inizio che sta facendo a pugni, diciamo così, con il grande en­tusiasmo dei tifosi che, anche contro il Catania dimostrando amore e fiducia, hanno affol­lato il ‘Via del mare’ toccando quota (abbonati compresi) di ben 9 mila unità. Presenze che non si registravano da almeno cinque stagioni a questa parte, ma che rischiano di ‘perdersi’ se il Lecce dovesse continuare a camminare con il passo di lumaca avuto fino ad oggi.

IL RITORNO DI SALVI, IL GUERRIERO

Fra i motivi delle mancate vittorie della squadra (ne ha parlato spesso anche mister Asta) ha avuto largo spazio quello della mancanza di alcuni titolari di qualità e peso. E tra questi, è stata spesso rilevata l’assenza di Stefano Salvi, considerato un ‘guerrie­ro’ del centrocampo e, come tale, molto importante per lo sviluppo della manovra corale della squadra. Salvi è rientrato in squadra per uno spezzone di partita domenica scorsa contro il Catania. “Sono stato fuori – ha commentato il 28enne centrocampista romano – per lungo tempo (circa sei mesi, ndr) per un fatto muscolare. Il ritorno in campo da una parte mi ha riempito di gioia, dall’altra mi ha procurato un po’ di amarezza per non aver ottenuto la vittoria contro il Catania che, sinceramente, avremmo meritato di con­quistare.

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Abbiamo giocato e fatto tutto bene, procurandoci diverse palle-go. Purtroppo, però, non siamo stati concreti e pratici in zona-gol e, quindi, non abbiamo segnato quella rete che ci avrebbe regalato una vittoria meritatissima. Voglio fare però una scommessa con i nostri meravigliosi tifosi. Eccola: appena ci sblocchere­mo, ne vedrete delle belle. E mi auguro che questo nostro risveglio possa cominciare fin da domenica nella difficile e delicata trasferta di Foggia”.

A FOGGIA CON PAPINI E MOSCARDELLI

Forse stanno davvero per finire i tempi delle vacche magre per il Lecce. Quasi certamente da domenica prossima, nel tradi­zionale ed antico derby contro il Foggia (stadio Zaccheria, ore 15), mister Asta potrà comin­ciare a contare su una rosa di calciatori ampia e qualificata. Oltre alla disponibilità del recuperato Salvi, ci sarà anche il ritorno di capitan Papini, squalificato ed assente con il Catania dopo l’espulsione ri­mediata a Martina Franca. Ma insieme a Papini, l’ex tecnico del Bassano potrà utilizzare – anche se part-time – il bomber Moscardelli, la cui assenza si è fatta sentire parecchio nelle due ultime gare (Marti­na e Catania) pareggiate dal Lecce. Infortunatosi contro la Casertana, il barbuto bomber ha dovuto star fermo per quasi un mese in modo da recupe­rare l’infortunio subito alla gamba destra.

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Adesso, Davide Moscardelli sembra essere pronto a giocare a Foggia, se non da subito almeno nel corso della gara. La sua presenza servirà da coraggio agli altri compagni, intenzionati a dare il massimo per vincere la seconda partita in trasferta. Potrebbe sembrare un modo di dire, ma il derby di Foggia potrebbe significare uno snodo nel prosieguo del campionato della squadra e di mister Asta. Una vittoria, o comunque un risultato positivo, potrebbe pla­care i primi segnali di insof­ferenza espressa ultimamente dai tifosi. Ed il Lecce ci tiene molto non solo a vincere, ma anche a vivere una vita futura serena e ricca di affetto.  

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