Pubblicato in: Gio, Nov 5th, 2015

Lega Pro/Funziona la cura Braglia… Vicini alla vetta

Terza vittoria di fila nel derby con il Monopoli. e domenica trasferta a Catanzaro, fanalino di coda.

Il Lecce nel segno del ‘3’. Tre partite, tre vittorie, tre gol segnati, nessun subito, nove punti conquistati, difesa imbattuta da circa 280’, vetta della classifica a sole tre lunghezze di distanza. Dall’arrivo di mister Braglia, il Lecce ha totalizzato tutte queste fruttuose imprese, riuscendo ad annullare il pesante handicap accumulato nelle prime sei gare stagionali sotto la guida di Tonino Asta. Adesso, il distacco dalla capolista Casertana – come detto – è di appena tre punti: il Lecce ne ha 15, la squa­dra campana 18. Un Lecce, quindi, nelle zone nobili della classifica, alle spalle del forte Foggia e a pari merito con il Benevento, l’altra squadra campana candidata al salto di categoria.

SQUADRA A DUE FACCE

Tre partite, nove punti e positiva rincorsa verso l’alto. Sembrerebbe essere un Lecce – super, invece si sta dimostrando, anche sotto la gestione Braglia, una squadra dal doppio volto: brillan­te nel primo tempo, quasi inguardabile nella ripresa. E, naturalmente, la sofferenza per i circa 9.000 spettatori (sono ritornati in massa i fans giallorossi, dopo le deludenti prestazioni del recente pas­sato) è stata notevole. Si può dire che tutto, proprio tutto lo stadio, ha avuto il fiato in gola fino al fischio finale, arrivato dopo tre intermi­nabili minuti di recupero. Insomma, senza portarla per le lunghe, sono arrivati tre successi, ma non è ancora… arrivato il vero Lecce, quello capace di tenere testa con autorevolezza all’avversario di turno, dal primo all’ultimo minuto, senza subire ritorni di gioco ad intervalli di tempo ed in particolar modo nella seconda frazione di gioco. È andata così anche contro il Monopoli, in un derby inedito giocato dalle due squadre per la prima volta lunedì sera in notturna e sotto la luce dei riflettori e della Tv di Stato. E, sinceramente, non è stato un Lecce bello a vedersi, specie per quel brutto se­condo tempo disputato sotto tono, senza idee e con molto affanno. S’è visto è ed anche mister Braglia ha contribuito a questo scarso spettacolo è un Lecce arroccato in difesa, reparto in cui il tecnico giallorosso ha incredibilmen­te inserito, addirittura dopo pochi minuti di gioco della ripresa, un quinto difensore (Abruzzese) a discapito del reparto offensivo dal quale ha tolto il secondo attaccante Curiale, lasciando per lunghi tratti a lottare da solo, contro la retroguardia monopolitana, il bomber Moscardelli, au­tore a metà del primo tempo del gol- vincente. È stato in passato e continua ad esserlo, dunque, un Lecce dalla doppia personalità. E ciò non è piaciuto neppure a mister Piero Braglia, il quale, pur contento e galvanizzato per la terza vittoria di fila in campio­nato (il quarto successo i giallorossi l’hanno ottenuto in Coppa Italia mercoledì 28 ottobre contro il Matera), in sala stampa ha evidenziato “il calo della squadra nel secondo tempo”. “Abbiamo disputato – ha detto il tecni­co toscano è un bel primo tempo, ma nella ripresa siamo calati di tono per aver speso troppo nella prima parte della gara. Dobbiamo migliorare, è evidente. E ciò avverrà con gradualità”.

lecce

LA FELICITÀ DI MOSCARDELLI

Tornato in squadra dopo due turni d’assenza per infortunio, Davide Moscardelli ha risol­to a modo suo il derby con il Monopoli, segnando un gol ‘pesante’, ma anche inedito o quasi per lui. “È vero – ci ha confidato il Mosca – non segno molto su calci di punizione. Stavolta, pur non realizzando un tiro perfet­to, ho fatto centro. E non lo dico tanto per dire, ma sono veramente felice di aver fatto gol: per me, ma soprattutto per i tifosi giallorossi davvero meravigliosi. Lo definirei un pubblico pazzesco ed a me piace moltissimo giocare ac­canto a questa folla stupenda (per inciso, lunedì sera c’e­rano circa 9 mila paganti che hanno sprigionato un entusia­smo senza limiti ndr) che mi ricorda tanto i bei tempi della serie A. Mi chiedete della mia collaborazione con Curiale. Aspettiamolo ancora un po’, è in ritardo di preparazione e quindi non sta rendendo come sa e può. Ma è un attaccante molto valido e con lui, non appena entreremo tutti e due in forma, faremo grandi cose. Adesso va bene così. Era im­portante dare continuità alle nostre prestazioni positive. Ci siamo riusciti, vincendo anco­ra per 1-0, anche se dobbiamo evitare cali di tensioni e di rendimento nella seconda parte della partita. Come, purtroppo, è successo contro il Monopoli”.

E ADESSO IL CATANZARO

Mandato in archivio il derby con il Monopoli e centrata la terza vittoria di fila che ha consentito di conquistare il quarto posto in classifica (in ex aequo con il Beneven­to), il Lecce ha cominciato a preparare con scrupolo e molta concentrazione la difficile e delicata trasferta di Catanzaro, in programma domenica alle ore 17.30 allo stadio Ceravolo. Una trasferta insidiosa in casa del fanalino di coda del girone, ancora una volta sconfitto sabato scorso (su 9 gare, ha rimediato sei ko) sul proprio terreno dal Matera, nonostante il cambio della guida tecnica: da D’Ur­so ad Erra. Sarà un Catanzaro affamato e pronto a rom­pere il digiuno, cercando la vittoria contro il Lecce. Una gara ed un avversario da non sottovalutare, perciò. Il Lecce e Braglia lo sanno bene e si stanno preparando nel modo migliore per non tornare a casa a mani vuote.

Umberto Verri

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