Lega Pro/I volti nuovi del Lecce di Pagliari
Nell’anticipo l’insidiosa trasferta in Calabria in casa della Reggina, ultima della classe del Girone B.
Ha giocato meglio di altre volte, ma non ancora al livello di un vero Lecce. O per meglio dire, non così come i tifosi e mister Pagliari avrebbero voluto che giocasse. Un Lecce, insomma, un po’ meglio del solito e, così facendo, è riuscito a vincere (2-0: gol di Herrera e Moscardelli su rigore) contro un roccioso Matera, deciso a sfruttare il derby del ‘via del mare’ nel migliore dei modi. Un derby rinviato di quasi 24 ore prima d’esser giocato: difatti, invece di sabato sera (causa l’impraticabilità del campo letteralmente inzuppato per l’abbondante acqua caduta per tutto il giorno) è stato disputato alle 15 di domenica scorsa. Ed il rinvio ha fatto bene al Lecce che, su un terreno di gioco asciutto, ha potuto far ‘correre’ il pallone, finendo così per imbastire anche alcune pregevoli trame di gioco. Ha vinto il Lecce ed anche con merito. Anzi, grazie ai tre punti conquistati a danno dei lucani, si è rilanciato in zona play off (dal sesto è passato al quarto posto) e, soprattutto, la vittoria è servita a placare la rabbia dei tifosi, fortemente delusi dall’ anonima partita disputata a Barletta. Tre punti d’oro, quindi, per questo Lecce largamente ‘nuovo’ e rimaneggiato per via di diverse assenze (tra cui Lopez, Salvi, Sacilotto, Miccoli, ecc) ed anche per la presenza di due elementi mai utilizzati prima. Difatti, in questa supersfida contro il Matera, il Lecce ha presentato insieme, e per la prima volta, due dei quattro acquisti dell’ultima ora: il difensore Di Chiara (ex Catanzaro) e l’esterno offensivo Eric Herrera (ex Paganese).
Gli altri due nuovi rinforzi sono rimasti in panchina non utilizzati: il portiere Scuffia (ex Catanzaro) ed il difensore Beduschi (ex Monza). Ma anche come un ‘nuovo’ deve essere considerato l’impiego del brasiliano Marcus Diniz, rischierato ad inizio di secondo tempo, dopo un’assenza dai campi di gioco (forte dolore alla caviglia) durata ben sette mesi. L’ultimo spezzone di partita, ironia della sorte, lo aveva giocato in Coppa Italia e proprio contro il Matera. Ben tornata vittoria, dunque. Che il Lecce ha cercato fin dalle prime battute di gara, tirando fuori una forte grinta ed una notevole determinazione. Due ‘qualità’ non presenti nel Lecce delle ultime partite; qualità che, unite ad una inusitata resistenza psico-fisica, hanno fatto del Lecce una formazione degna di rispetto e di buone prospettive future. Un nuovo Lecce, insomma, grazie anche alla freschezza atletica messa in mostra dai due nuovi: l’esterno di fascia, il panamense Eric Herrera (autore del primo gol e promotore del rigore poi trasformato da Moscardelli) ed il terzino Di Chiara, vero pilastro in fase difensiva e veloce stantuffo in fase propositiva.
Fantastica ed a lungo applaudita è stata una sua sgroppata di quasi 50 non felicemente conclusa solo perché nessuno dei suoi compagni lo ha aiutato, specie nelle vicinanze dell’area di rigore avversaria. Hanno ben impressionato, quindi, i due nuovi acquisti scelti dal ds Antonio Tesoro. Due elementi con buone prospettive e che, come tali, meritano di essere meglio conosciuti. Eric Herrera (il nome intero è: Eric Orlando Quintero Herrera), ala destra, 23 anni, di nazionalità panamense, da cinque anni in Italia, avendo giocato con Hellas Verona, Pordenone, Avellino, Rimini e Paganese. L’altra faccia nuova si chiama Gianluca Di Chiara, 22 anni, palermitano, jolly difensivo di sinistra. Fino ad una settimana fa ha militato nel Catanzaro, da dove il ds Tesoro lo ha prelevato con la formula del prestito con diritto di riscatto. Nel novembre del 2014 ha affrontato da avversario il Lecce con la maglia del Catanzaro (la partita finì 2-2), risultando uno dei migliori in campo. Anche domenica scorsa contro il Matera ha ottenuto la palma del migliore.
Dunque, grazie anche ai nuovi innesti di gennaio il Lecce ha ripreso a vincere ed a giocare benino. Purtroppo, le distanze dalla prima (Benevento) e seconda in classifica (Salernitana) sono rimaste immutate: 10 ed otto punti. Quindi, la conquista della vetta è sempre molto lontana. La squadra, però, si è riaffacciata in zona play off, un obiettivo da conseguire a tutti i costi. E per riuscirci, il Lecce dovrà vincere più gare possibili. A cominciare da quella di sabato sera (ore 19.30) in casa della Reggina, fanalino di coda con appena13 punti. Una partita che, sulla carta, non dovrebbe presentare alcuna difficoltà per il Lecce. Però, guai a prender l’incontro sotto gamba. è noto l’adagio latino: In cauda venenum. Lo tenga ben a mente il nostro Lecce se, come tutti s’aspettano, sabato sera vorrà dare scacco matto… alla Reggina dell’ex Alberti, per alcuni anni responsabile del settore giovanile giallorosso.
Umberto Verri
















