Pubblicato in: Gio, Nov 27th, 2014

Lega Pro/Lecce, Diniz vede già la Serie B

La fiducia del difensore brasiliano, in vista della sfida quasi inedita al Via del Mare contro il Melfi.

Contro le grandi, il Lecce diventa più grande di loro. Si è comportato così a Salerno, vincendo per 3-1; si è ripetuto domeni­ca scorsa a Benevento, in casa dell’ormai ex capolista, otte­nendo un meritato successo per 2-1. Un super Lecce, quin­di, tanto contro la Salernitana quanto contro il Benevento, in casa del quale è riuscito a vin­cere dopo 77 anni di pareggi e di sconfitte. Deve essere consi­derata, perciò, una grandissima impresa quella compiuta dal Lecce a Benevento. Un Lecce, però, che, con i suoi 28 punti all’attivo, continua ad occupare il quarto posto in classifica, di­stanziato di tre punti dalla neo-capolista Salernitana, ma ad una sola lunghezza di distanza dal tandem Benevento – Juve Stabia, entrambi ex aequo al se­condo posto della graduatoria. Un Lecce nuovamente corsaro, quindi, in quel di Benevento, in casa cioè di una squadra che, prima dello scontro con i gial­lorossi, era ancora imbattuta ed era reduce da otto vittorie e cin­que pareggi. Sul proprio campo, al cospetto dei propri sostenito­ri, la formazione campana, alle­nata da mister Brini, aveva con­quistato 4 vittorie e due pareggi, segnando otto gol e subendone appena due. Pertanto, è stata fa­tale al Benevento la sfida contro il Lecce e più specificatamente la quattordicesima gara del gi­rone d’andata conclusasi, come detto, con il primo ko stagionale che, fra l’altro, ha fatto perdere ai sanniti la leadership di squa­dra bunker (11 gol in quattordici gare), primato detenuto adesso dal Lecce con soli 10 gol al pas­sivo. E se è vero che, incassan­do meno gol si ottengono grossi traguardi, il Lecce sembra esse­re avviato sulla strada giusta che conduce alla promozione diretta in serie B. “E noi andremo in B – confida ad amici e giornalisti Marcus Diniz, difensore brasi­liano, quest’anno poco utilizza­to per colpa di un fastidioso do­lore al piede – Siamo la squadra più forte del girone e per questo le formazioni campane che, fi­nora hanno dominato la scena, dovranno fare i conti con noi del Lecce”.

Come commenta la vittoria di Benevento?

Meritata e spettacolare. Il Lecce, infatti, ha disputato una grande partita e, soprattutto nel primo tempo, ha dato ai sanni­ti una lezione di bel gioco. Sia sotto il profilo tattico, sia sotto l’aspetto tecnico. Abbiamo sof­ferto soltanto un po’ nel secon­do tempo, quando c’è stato il forte ritorno del Benevento. È questa una piccola “pecca” che dobbiamo evitare in futuro. Nel primo tempo abbiamo avuto di­verse occasioni per arrotondare il bottino e chiudere definiti­vamente la gara. Le abbiamo sprecate e alla fine, come detto, abbiamo dovuto stringere i denti per portare a casa la vittoria.

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Salernitana, Benevento, Juve Stabia; chi deve teme­re di più il Lecce?

Tutte e nessuna. È vero: le squadre campane stanno dispu­tando un grande campionato e non a caso, a turno, Salernita­na e Benevento hanno occupato il primo posto della classifica. Anche la Juve Stabia è una for­mazione di valore e quindi una seria pretendente alla vittoria finale. Noi, però, contro queste tre squadre abbiamo dimostra­to di essere più forti. Abbiamo vinto contro Salernitana e Be­nevento e stavamo vincendo fino a pochi minuti dal termi­ne anche in casa della Juve Stabia. Insomma, siamo una squadra altamente competitiva e perciò ci possiamo giocare la promozione fino alla fine. Un altro appunto a tutti noi: finora siamo stati grandi con le gran­di e un po’ meno bravi con le piccole. Ebbene, a partire da sabato contro il Melfi, matrico­la e squadra di metà classifica, dobbiamo essere grandi e bravi alla stessa stregua di quando af­frontiamo le big.

Quando tornerai in pianta stabile in prima squadra?

Ho un noioso dolore al pie­de sinistro che mi sta torturando da cinque mesi a questa parte. Adesso le cose vanno meglio e perciò son convinto che a gen­naio sarò a completa disposizio­ne di mister Lerda. Sabato, dunque, arriva a Lecce il Melfi per una sfida quasi ine­dita: fra le due squadre esiste un solo precedente, nel 1956, nel campionato di serie D. In casa del Melfi, il Lecce vinse 2-0; qui a Lecce, invece, pareggiò 1-1. Ed anche quest’anno il Melfi è una formazione che pareggia molto: nelle14 gare disputate ne ha pareggiate 10, di cui ben sette fuori casa. Insomma, una squadra cosiddetta ‘rognosa’. Se lo ricordi il Lecce, sabato sera (inizio gara ore 19,30), quando dopo il roboante successo di Be­nevento, dovrà fare i conti con una squadra che, pur di non per­dere, alzerà le barricate dall’ini­zio alla fine.

Umberto Verri

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