Luminose figure di Canonici Leccesi: Don Micalella
I Canonici della Cattedrale hanno annoverato nel loro consesso diocesano tante luminose e pie figure sacerdotali. Del resto, essi costituivano il “Senato” del Vescovo, diversamente da oggi in cui sono indicati soprattutto per le consultazioni nell’esame delle proposte di neo-episcopabili (can. 377,3) e per la partecipazione ai Sinodi Diocesani (can. 463,1), assieme ad altre consultazioni facoltative dell’Ordinario Diocesano inserite negli otto canoni loro dedicati, per il Ministero del Culto e della Riconciliazione.
Tra tali figure del secolo scorso, merita di essere ricordata quella di don Giuseppe Micalella. Nato a Lecce il 2 gennaio 1903, fu sacerdote il 18 agosto ’29. Fu nominato ben presto Rettore della Chiesa del Gesù, sita accanto agli antichi tribunali, nel cuore della Città. Durante il suo rettorato, il 22 giugno ‘47, il Beato Bernardino Realino fu canonizzato dal Venerabile Pio XII, quando ancora i Padri Gesuiti non erano tornati al loro “antico loco”, ma risiedevano in viale Gallipoli nel noto Collegio “Argento”.
Fu docente di Religione al prestigioso Liceo “Palmieri” alla piazzetta Carducci antica dimora degli stessi Padri Gesuiti. Fu promosso Canonico Maggiore del Duomo il 15 maggio ’49. Per breve tempo, fu cerimoniere della Cattedrale e alla vigilia del XV Congresso Eucaristico Nazionale promosse il ripristino di alcune antiche insegne liturgico-canonicali, che in quel tempo (ormai lontano e desueto) rendevano più solenni le assise congressuali. Ma il suo ricordo più gradito e vivace si staglia nel circolo giovanile “Giosuè Borsi” della Cattedrale. Ove impegnò le sue rare risorse pastorali tra ex alunni, e non, del Palmieri. Lo si ricorda ancora anche per le proiezioni cinematografiche cattoliche, prime in città; tra una requinsinata e una commedia dialettale. Morì anzitempo a soli 57 anni di età. Accanto ai suoi coetanei confratelli: Protapapa, Manca e Foscarini…
Oronzo De Simone

















