Marcelline a Lecce… La Sfida Educativa che viene dal passato
Scuola Cattolica/Il 16 Aprile scorso presso l’Istituto leccese il Convegno per ripercorrere oltre un secolo d’istruzione, cultura e storia.
Incontro, conoscenza e festa sono stati il palinsesto dell’evento dal titolo “Sulle orme di Madre Marina. La presenza marcellina a Lecce tra gli anni 1882/1915 e 2014/2015”, svoltosi il 16 aprile scorso presso l’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline della città. Il tutto alla presenza delle autorità locali, che hanno rivolto il loro saluto alla Madre generale suor Maria Angela Agostoni e alla sua Congregazione. La relatrice dott.ssa Annalisa Bianco, direttrice dell’Archivio di Stato di Lecce, ha esposto il suo contributo dal titolo “Educare, istruire, formare. La scolarizzazione a Lecce dall’Unità alla Grande guerra”, che ha illustrato come all’arrivo in città delle Marcelline, il 13 settembre 1882, il tasso di analfabetismo fosse particolarmente elevato. Con le leggi Casati e Coppino e con la presenza nella nostra città di una Biblioteca ed un Museo Archeologico, importante per l’istruzione fu l’ex convento dei Padri Teatini, che ospitava l’asilo infantile, una scuola primaria per fanciulli di ambo i sessi e dal 1873 una scuola normale femminile. Inoltre, esisteva una scuola tecnica, “Luigi Scarambone”, l’Istituto tecnico superiore Costa, Istituti per minori e orfani. Gli Istituti femminili, cioè l’orfanotrofio S. Francesco, il Principe Umberto, il Conservatorio di S. Sebastiano delle Pentite si affiancavano a quello per i ragazzi: l’Istituto Garibaldi per la formazione scolastica, musicale e artigianale. Luoghi di alta formazione della città erano l”Educandato Vittorio Emanuele e il Liceo Palmieri.
La dott. Concetta Caruso, direttrice dell’Archivio Storico Comunale di Lecce, si è inserita, dunque, trattando dei “Rapporti tra l’Amministrazione Comunale e l’Educandato Vittorio Emanuele tra 1882 e 1915”. L’Educandato Angiolilli (poi denominato Vittorio Emanuele II e ancora Istituto Marcelline), fondato nel 1840, trovò sede presso l’allora convento delle Paolotte, oggi Palazzo Municipale, e fu diretto per un trentennio dalle suore di Carità. In seguito laicizzato e chiuso nel 1874, fu riaperto nel 1882. All’epoca grande era la fama delle Marcelline di Milano, Genova e Chambery. I riconoscimenti loro tributati per l’opera educativa e morale insieme alle tante medaglie d’oro e argento ricevute per i meriti dell’istruzione popolare confermarono anche fuori regione il grande pregio dell’ordine. Ma, pur riconoscendo la grandezza e bellezza del luogo, la gentilezza della nostra cultura e il genio della città oltre all’amore per le scienze e per le lettere, le suore rifiutarono in un primo momento di estendere la loro opera educativa fuori da Genova e Milano. Il sindaco A. Guariglia e i 26 consiglieri del Comune leccese, dopo aver ascoltato la dettagliata relazione di A. Antonio Paladini, il 13 settembre 1880 approvarono all’unanimità di riaprire l’Educandato Vittorio Emanuele in Lecce e di concorrere alla spesa occorrente per l’educazione e l’insegnamento in accordo con il Consiglio Provinciale.
Le Marcelline, anche per l’intervento del Vescovo Zola, il 21 maggio 1882 accettarono la direzione dell’Istituto, purchè avessero avuto autonomia di poteri nella guida, insegnamento e gestione economica. Si sarebbero sottomesse alle leggi del governo, alla sorveglianza e all’ispezione di tutte le autorità governative competenti. Nell’Educandato si insegnava religione, letteratura, matematica, contabilità domestica, storia sacra, francese, inglese, tedesco e spagnolo, pianoforte, canto, ballo, ginnastica e abilità pratiche: cucire, rammendare, aggiustare calze, tagliare abiti, ricamare in bianco o oro. Le famiglie dovevano fornire il corredo. Con la Grande guerra scuole, istituti e edifici furono messi a disposizione dei soldati, civili, feriti e malati. A questo punto, il dott. Alessandro Laporta, direttore emerito della Biblioteca Provinciale “Nicola Bernardini” di Lecce è intervenuto con il tema “Tradizione ed innovazione. Le Marcelline ed il re a Lecce” riferito alla visita del re nel 1889. Artefice Brunetti, fu una visita a costi zero. Scopo: l’inaugurazione della statua a Vittorio Emanuele in piazzetta S. Chiara. Le Marcelline furono chiamate a curare la coperta del cadeau del nostro Salento, regalato al re. Essa era ricamata in filo d’oro con lo stemma della provincia in alto a sinistra e in basso un serto di margherite allusivo alla regina. Il fotografo architetto Barbieri riprese gli ambienti dell’Istituto e la Superiora Emilia Marcionni. La mostra documentaria e didattica “Marcelline. Tra ieri e oggi”, che è fruibile fino all’11 luglio tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.00 con ingresso gratuito. Per visite guidate sarà necessario prenotarsi inviando una mail a reception@marcellinelecce.it.


















