Missione Diocesana/I Pastori di domani per i Giovani di oggi
Dal 19 al 27 Settembre i Seminaristi del Seminario Regionale di Molfetta animeranno tutte le Comunità Parrocchiali.
Dal 19 al 27 settembre prossimi, la nostra diocesi sarà terra di missione. I seminaristi del Pontificio Seminario di Molfetta, infatti, vivranno fra noi una settimana di esperienza di condivisione attraverso la “Missione Giovani”. Un evento fortemente voluto dall’Arcivescovo, mons. Domenico D’Ambrosio, nella cornice del Sinodo dei giovani che la Chiesa leccese in questi mesi sta preparando e da qui a breve andrà a celebrare. È da poco più di un lustro che il Seminario di Molfetta, all’inizio del nuovo anno formativo, nel mese di settembre, permette ai seminaristi più grandi, del terzo, quarto e quinto anno, di vivere l’esperienza della missione. Essa è diretta immediatamente ai giovani delle diocesi di Puglia. Primi interlocutori di questo evento sono proprio i giovani. A loro sarà rivolto l’invito da parte dei seminaristi. Venerdì 19 giugno a Roca presso il Seminario estivo lo stesso mons. Luigi Renna, rettore del Seminario regionale, accompagnato dal nostro don Flavio De Pascali e dai seminaristi più grandi della nostra diocesi, ha voluto presentare la missione a tutto il clero leccese. Ha sottolineato, in modo particolare, che questa esperienza prima di tutto serve proprio ai seminaristi. È un modo per immergersi dentro la realtà pastorale delle nostre chiese di Puglia con un’attenzione tutta particolare rivolta ai giovani. Gli stessi seminaristi diventeranno animatori tra i loro coetanei portando loro la testimonianza di una scelta di vita forte: quella della consacrazione al Regno nella via del sacerdozio. Non a caso questa esperienza è collocata all’inizio del nuovo anno formativo. Serve, infatti, a ricordare ai giovani seminaristi che lo studio, la formazione e la crescita che vivranno durante il corso di tutto l’anno saranno in vista di quel popolo che al di là dei confini del Seminario li attende come ministri del Vangelo. Insieme alla settimana di “Esercizi spirituali” che i seminaristi vivono nel mese di novembre, quella della “Missione Giovani” è tra le esperienze decisive per la formazione dei futuri presbiteri. È esperienza che aiuta ad aprire il cuore, a rivolgere i volti negli intrecci delle relazioni, a sentire il “profumo” del popolo, dei più giovani, in particolare.
E tutto nella consapevolezza che i giovani seminaristi hanno di sapersi custoditi e custodire a loro volta da un amico di cui fanno costantemente esperienza e per il quale si stanno “giocando” la vita: Gesù Cristo. Il programma dei giorni della missione è ancora in fase di progettazione. Un gruppo di sacerdoti, soprattutto giovani, in collegamento con gli educatori del Seminario di Molfetta, stanno approntando una serie di proposte e iniziative per quei giorni. Certamente, però, alcuni punti fermi sono già fissati. Si darà, infatti, il via alla missione con il mandato missionario che l’arcivescovo consegnerà in Cattedrale proprio il primo giorno ai quasi novanta seminaristi. Quindi i “missionari” saranno accolti nelle comunità, ospiti presso le famiglie che per loro in quei giorni apriranno le porte delle loro case. Si proverà a vivere l’animazione missionaria sul territorio in modo comunionale. Significa, cioè, che più parrocchie, possibilmente facenti parte delle medesime zone pastorali, si metteranno insieme per vivere i vari momenti proposti dalla missione stessa. Un altro appuntamento importante sarà “Una luce nella notte”. Una sera, infatti, nel centro della città di Lecce sarà allestita una tenda dentro la quale sarà esposto il Santissimo sacramento e i sacerdoti daranno la disponibilità per confessare. I seminaristi, aiutati dai giovani delle nostre comunità, inviteranno i giovani che di solito popolano la “movida” leccese ad avere un incontro con Gesù. Nel corso degli altri giorni, divisi in piccoli gruppi, si avrà la possibilità di incontrare i nubendi, quei giovani, cioè, che presi da Cristo stanno scegliendo di consacrare il loro amore nel sacramento del matrimonio. Anche la “Casa della carità” aprirà le sue porte per permettere ai seminaristi di farsi animatori della carità presso i giovani. E ancora momenti d’incontro con la Parola di Dio e di testimonianza. A chiudere questi giorni che certamente saranno di grazia, ci sarà una festa finale alla quale tutti i giovani della diocesi saranno invitati a partecipare. Ma su questo appuntamento c’è ancora il riservo da parte degli organizzatori: si vuole, infatti, preparare bene questo appuntamento che già assume i contorni della sorpresa! L’auspicio è che questo nuovo evento di grazia sia occasione e possibilità data allo Spirito che soffia di suscitare, perché no, nuovi germi di vocazione che a piene mani Dio continua a spargere nella Sua Chiesa.
Stefano Spedicato
















