Pubblicato in: Sab, Feb 21st, 2015

Trepuzzi/Movimento Studenti AC… Nel cuore della vita studentesca

La festa dei giovanissimi presso la Parrocchia Santa Famiglia. 

Domenica 15 febbraio nella Parrocchia San­ta Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe a Trepuzzi si è svolta la Festa Giovanissimi Diocesa­na, organizzata dal Movimento Studenti di Azione Cattolica “Parteciπiαmo – Partecipazione: cuore della vita studentesca”, con la magnifica presenza del Segretario Nazionale del Msac, Gioele Anni. Tutta la gior­nata è stata ricca di spunti di riflessione per noi studenti, che abbiamo cercato di studiare e di capire come ci si deve com­portare all’interno della scuola e come uno stile partecipativo attivo possa cambiare il volto del nostro liceo, della nostra classe e di noi stessi. Lo stesso Gioele Anni, nel suo intervento iniziale, ha parlato di parteci­pazione facendo riferimento al come e al dove esercitare il nostro diritto alla parteci­pazione: “il proprio banco, il corridoio e l’aula magna”, sono questi i luoghi simbolo della partecipazione studentesca, e non possiamo subire quello che ci circonda perché è un nostro diritto partecipare.

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Dopo la Santa Messa si è dato il via al percorso di laboratori orga­nizzato in tre stanze in cui dei testimoni ci hanno parlato del loro senso di partecipazione e di come si sono messi in gioco, dal Premio Nobel Malala a Papa Francesco, dal Presiden­te della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al “Sindaco Santo” Giorgio La Pira, pas­sando da don Lorenzo Milani e da Maria Montessori. In uno di questi laboratori ciascuno aveva la possibilità e lo spazio per interiorizzare ciò che è stato detto, grazie alla lettura individuale di alcuni testi che ci hanno fatto riflettere sul nostro mettersi in gioco. Infine un momento di condivisione ha garantito il dialogo tra i gruppi che hanno anche creato alcune strofe per metter per iscritto ciò che i laboratori hanno suscitato nei loro cuori. La partecipa­zione che abbiamo avuto alla festa ci ha fatto capire che non tutti gli studenti che abitano le nostre scuole vivono in queste passivamente. Questi ragazzi, invece, ci hanno dimostrato di aver la voglia di partecipare, di non voler limitarsi a vedere la scuola come luogo dove assistere alle lezione per cinque ore al giorno ma di voler vivere la scuola come “comunità di dialogo”, in cui interagire con il prossimo e fare esercizio di cittadinanza e democrazia. La riflessione non è conclusa qui, è semplicemente rimandata al prossimo incontro di formazio­ne per studenti il 18 marzo! Grande è stata la gioia per questa festa! Grande è l’amore per la nostra scuola! Viva l’AC, viva la Scuola, viva il Movi­mento! 

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