Pubblicato in: Lun, Apr 6th, 2015

Nel Salento/In festa per Maria nel giorno di Pasquetta

In onore della Vergine della Risurrezione, le uscite fuori porta e le sagre nei paesi. Le campagne e i boschi invase da famiglie e comitive per consumare i pasti della tradizione. 

Aprile, freddo sottile. Aprile, non ti scoprire. Aprile, dolce dormi­re! Ma a connotare solitamente questo mese è, soprattutto, la gioia delle festività di Pasqua. Le giornate più lunghe, il clima più mite, il sole primaverile sono forieri di uscite fuori-porta, sport all’aria aperta, pic-nic di Pasquetta, ovvero i lune­dì, e talora anche i martedì, subito dopo le solenni e intense celebrazioni del triduo. Negli anni ’50 i leccesi andavano in un fondo di campagna alle porte della città. Si chiamava Auriu, quindi denominato Lu Riu, e il martedì di Pasqua vi si sno­dava una processione religiosa presso la chiesetta di S. Maria D’Aurio, dell’XI secolo, originariamente di rito bizantino ortodosso, poi diventata cattolica.

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Infatti, lì era presente anche un cenobio di monaci ortodossi legato tra l’altro a Cerrate: era un unico percorso S. Cataldo, Lu Riu, Cerrate anche per pescatori e cavalieri. Si racconta che in quel fondo fosse stata scoperta una statua abbandonata della Madonna. La gente di Surbo la prese e la portò in chiesa Madre. Dopo poco, quell’effige fu ritro­vata in campagna in quello stesso terreno. Ne nacque, così, il martedì di Pasqua, a Surbo la festa della Madonna di Loreto, cosidetta poichè la statua della Vergine è nera. Si spostarono, quindi, le celebrazioni de Lu Riu dalla campagna al paese. Spiega don Antonio Murrone che mons. Ruppi emise un decreto, custodito nella parroc­chia di Giorgilorio, in cui istituì, per il terzo sabato dopo Pasqua, la festa di Maria nella Resurrezione del Signore proprio in fondo D’Aurio. Fino a poco tempo fa vi si allungava una processione, con momenti di festa, di giochi, di incontro. E, comunque, il martedì di Pasquetta la chiesetta è sempre aperta, perché visitata da molti pellegrini, provenienti dalle zone più disparate. Oggi, la tradizione de Lu Riu di Lecce si svolge al Parco di Rauccio o alla Torre di Belloluogo per volontà dell’Amministrazione comuna­le. La Torre di Belloluogo originariamente era avanzata a difesa della città di Lecce e probabilmente edificata tra la fine del XIII secolo e i principi del seguente. Essa è un pregevole monumento dell’arte della forti­ficazione, anteriore all’uso delle artiglierie. Alta 14 metri, cilindrica è ancora circondata da un fossato. Il francese d’Andrade definì un gioiello d’architettura militare la merla­tura che circonda in alto la torre. La regina di Napoli, Maria d’Enghien, probabilmen­te vi si recava d’estate. Il Parco di Rauccio, invece, è uno degli ambienti naturali più belli di Puglia. La zona, impreziosita da di­verse masserie e uliveti, è di grande interes­se ecologico per tutta la comunità europea tanto che è stata elevata nel 2002 con legge regionale a rango di Parco Naturale.

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Oltre a tante essenze pregevoli a “Rauccio”, infatti, ci sono anche le sorgenti dell’Indune che creano una zona umida di primaria impor­tanza ecologica. In passato, ogni anno, in quest’area, il Comune di Lecce ha orga­nizzato piccole sagre di vetusti sapori, una cornucopia di specialità (come ad esempio le patate zuccherine al forno, quelle tipiche del posto) e spettacoli di gruppi folkloristici che, con il loro ritmo travolgente, hanno allietato fino a sera tutti i partecipanti. Inoltre, tante altre attività ricreative: per i più piccoli era allestita un’area riservata alla costruzione di aquiloni, giochi di gruppo e animazione, ed un interessante itinerario naturalistico alla scoperta di boschi e piante particolari. Per gli adulti piacevoli passeg­giate in bicicletta lungo strade sterrate o percorsi di trekking per conoscere tutto il paesaggio intorno all’area pre-parco. La festa di Pasquetta, con modalità diffe­renti, è particolarmente diffusa anche nei paesi della diocesi. Quella tradizionale dei Lizzanellesi è il martedì dopo Pasqua con musica a 360°, percussioni etniche, Taranta, balli di gruppo, brunch, concerto gratuito, giochi, specialità enogastronomiche e piatti tipici nella magnifica campagna del complesso agrituristico “Li Mori”.

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