Pubblicato in: Ven, Mag 15th, 2015

Operazione Esate Sicura/Mai più altri morti

Alla vigilia della stagione estiva ecco la campagna del nostro giornale affinché diminuiscano i morti sull’asfalto. 

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LA LETTERA DI UN PAPÀ CHE HA TROVATO NELL’IMPEGNO CIVILE LA FORZA PER CONVIVERE CON UN GRAVE LUTTO 

UNDICI ANNI FA ERO IL PAPA’ + FELICE DEL MONDO

Cari amici, chi vi scrive, oggi è il papà di tantissimi gio­vani, non fraintendetemi, adesso mi spiego meglio; circa 11 anni fa, io ero il papà più felice del mondo, non ero ricco, ma possedevo la ricchez­za più bella del mondo, i miei due figli, Giulio e Giorgia, Giulio aveva 18 anni e Giorgia 12, Giulio decide di abbandonare gli studi a 16 anni per arruolarsi nell’Esercito Italiano, lui molto contento, io e mia moglie felici per lui ne abbiamo condiviso la scelta, ma come sempre le cose bel­le per la povera gente durano molto poco. Una sera di febbraio venuto in licenza, succede l’irreparabile, dopo due giorni che era a casa mentre era nel circolo dove si ritrovava con i suoi amici di sempre, un altro suo amico gli chiede un passaggio per recarsi al lavoro e lui disponibile e buono come sempre, non fa altro che accettare di accompagnarlo, mentre si avvia, il suo amico del cuore Piero decide di fargli com­pagnia e tutti e tre si avviano per portare al lavoro l’amico, raggiunto il luogo, lo lasciano per far ritorno al circolo, ma su una curva stupida e maledetta situata sulla SP. 19, mio figlio e il suo amico finiscono fuori strada con la macchina, ribaltandosi più volte, trovando così la morte, in una fredda serata del 27 febbraio del 2002 per cause ancora a tutto oggi sconosciute.

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Da allora ho creato una associazione che si occupasse dei problemi della strada, cercando di sensibilizzare il prossimo per far sì che si rispetti­no di più le norme del codice della strada, la mia prima battaglia l’ho ottenuta con 100 pali di illumina­zione pubblica, rendendo più visibile quel tratto molto pericoloso. Ma volevo fare di più e allora insieme ad un gruppo di amici, che sono al mio fianco da anni, abbiamo scel­to un nome molto particolare, “Alla conquista della vita” un nome che dal dolore potesse inneggiare alla Vita, e andando in giro per convegni, piazze, ma sopratutto nelle scuole, dove abbiamo offerto il nostro sup­porto al più grande Club del mondo “I Lions” per il progetto “I Giovani e la sicurezza stradale” reclutando tanti ragazzi, che oggi crescono con me e con tutti i miei collaboratori, dando loro un punto di riferimen­to ed un luogo sano e sicuro, dove socializzare ed acquisire una cultu­ra nuova di cosa vuol dire la parola Vita in tutta la sua interezza, per questo oggi mi sento il loro papà, anche per i loro stessi genitori, si nota una certa tranquillità sapendoli in un luogo tranquillo, sano e sicuro. Ma, la felicità maggiore la noto quando guardo mia moglie, perché vedo nel suo volto trasparire un po’ di gioia, nel vedere tutti questi figli che ci regalano affetto e carezze, quelle carezze che solo i figli sanno trasmettere. Io nello stesso perio­do ho perso anche il lavoro e oggi viviamo con molte difficoltà una vita dignitosa e altruista, e nonostante tutto lavoriamo con la nostra mission per salvaguardare il prossimo. Oggi con la fede in Dio che non mi ha mai abbandonato, sono di nuovo un papà felice per avermi concesso un nuovo figliolo Gabriele arrivato nel 2004 e che oggi ha 11 anni. Cari ragazzi, la Vita è una cosa meravigliosa! Non buttatela al vento dietro una bevanda di troppo o una sostanza stupefacente che pian pia­no vi distruggerà, ma non distrugge­rà solo voi, distruggerete anche le persone che vi amano!

Walter Gabellone

Associazione “Alla Conquista della Vita” –  Per le Vittime della Strada – Nardò

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