Pubblicato in: Sab, Feb 14th, 2015

Ordine Avvocati Lecce/Fatano… Presidente con tanti problemi da risolvere

Dopo le elezioni del Consiglio Provinciale Forense. 

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Una competizione accesa anche se nei limiti del decoro che si addice al rinnovo del Consi­glio dell’Ordine Forense. Tre liste che si sono confrontate su programmi e con ‘squadre’ diverse. Tantissimi colleghi che sono andati a votare. Una bella pagina di democrazia, forse un po’ appesantita da un sistema elettorale nuovo, che ha reso un po’ più complica­to sia il sistema di voto che quello di attribuzione dei ‘seggi’. Una competizione che ha visto fronteggiarsi un uomo (Raffaele Fatano) e una donna (Roberta Altavil­la) e che ha visto prevalere il primo per una manciata di voti insieme alla sua squa­dra. (Undici eletti contro i dieci della lista capeggiata dalla collega). Archiviata la competizione, tuttavia, ora restano sul campo i tanti problemi da affrontare, che non sono pochi e richiedono un approccio unitario, nel rispetto della volontà degli iscritti. La prima questione è sicuramente quella delle riforme della giustizia e della professione forense, che ha registrato nei mesi scorsi una durissima presa di posizione da parte dell’avvocatura lec­cese, promuovendo una inedi­ta e purtroppo isolata lunga astensione ad oltranza dalle udienze. La volontà di tute­lare il ruolo dell’avvocato, parte necessaria del processo, e con esso la libertà indivi­duale del cittadino ed i suoi diritti reclama ancora infatti una profonda riflessione e una attenzione molto alta da parte degli avvocati, che hanno tro­vato nel foro leccese uno dei pochi baluardi a difesa della categoria, che incredibilmen­te questa classe politica sta tentando di mettere all’an­golo.

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E poi il problema della obbligatorietà della iscrizione alla cassa forense, che sta portando alla cancellazione di tanti professionisti, sopratutto di quelli più giovani. Per non parlare dell’aspetto organiz­zativo e strutturale, con una concentrazione altissima di professionisti e contenzioso a Lecce in locali spesso ini­donei e poco decorosi. Tanti quindi i problemi sul tappeto e tante le urgenze da affronta­re fin dalla prossima assem­blea, che verrà convocata a breve. Ai prossimi rappresen­tanti dell’avvocatura leccese il compito di fare sintesi, di rendersi interpreti autentici delle istanze di un foro nu­meroso e qualificato che pone in loro, ora più che mai, tante aspettative, soprattutto perché gli organi nazionali, quelli che si confrontano direttamente con il Governo, appaiono spesso lontani e poco ricettivi delle istanze che vengono dal basso, da una avvocatura di “trincea” che combatte ogni giorno una battaglia dura anche se sempre bellissima: quella per i diritti e la libertà di tutti.

Paolo Maci 

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