OTTAVA EDIZIONE/MISSIONE GIOVANI UN’ESPERIENZA D’INCONTRO
In cammino verso l’appuntamento di Settembre con la comunità del Seminario Regionale di Molfetta.
Parliamo di missione, parliamo di un evento dello Spirito. Questa la natura più profonda dell’appuntamento che a metà settembre coinvolgerà la nostra Chiesa di Lecce. Si tratta di un momento di incontro tra circa novanta seminaristi del Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta e la realtà della nostra Diocesi: dalle parrocchie nei paesi, alle scuole, agli ospedali, speriamo anche alla casa circondariale di Borgo San Nicola. Tutto per un solo scopo: condividere l’esperienza di Gesù Cristo, soprattutto con chi ha dimenticato la bellezza del suo volto. Questa esperienza fu realizzata per la prima volta nel 2008, a seguito di una brillante intuizione di don Gianni Caliandro, allora responsabile del Centro regionale per la pastorale vocazionale, e di don Tonino Ladisa, compianto rettore del Seminario maggiore di Molfetta, e coinvolse la Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, nel settembre di quell’anno. L’anno seguente fu la volta della Diocesi di Cerignola, poi delle città di Grottaglie e Martina Franca, dell’Arcidiocesi di Taranto. Ed ancora Conversano-Monopoli, Altamura, Castellaneta ed Ugento-Santa Maria di Leuca. Mai un’esperienza uguale all’altra, mai situazioni identiche: l’unicità della vita si è mostrata nella diversità di incontri vissuti, di ogni strada attraversata. Non si tratta solo del modo, per i giovani seminaristi, di dare inizio al nuovo anno formativo, ma di condividere un tratto di vita con le persone che si possono incontrare, nella semplicità di un racconto e di una relazione che nasce, nel nome dell’unico Signore della Vita.
Mons. Luigi Renna, Rettore del Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta
È il modo più vero per imparare dalla vita stessa, lasciando che le storie incrociate guadagnino margini di senso sempre più profonde nella propria esistenza. Molto significativo è l’incontro con gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nelle mattinate della settimana, sia per i seminaristi sia per gli alunni stessi; in questi anni è stata proprio la scuola il luogo sicuro in cui cercare tutti i ragazzi, specialmente quelli per i quali la fede in Gesù Cristo è scivolata in una lontana parentesi, non per convincerli a tornare fra i banchi della parrocchia, ma per parlare con loro, semplicemente con il gusto di stare insieme, di ritrovarsi, portando loro la semplicità dell’annuncio, il racconto della fede, la scoperta della vocazione, la proposta di stare con la fede nella bella complessità della vita. Non ci sono effetti speciali: è lo Spirito che oggi come ieri opera meraviglie, chiedendo occhi per saperle riconoscere. E poi la condivisione con le parrocchie, le associazioni, gli ammalati, le famiglie, i gruppi di catechesi. Quante storie, quante occasioni, quanta strada in pochi giorni! Ogni volta che le parole tentano di descrivere la bellezza della memoria, qualcosa rimane in sospeso, inespresso, come incastonato nella preziosità dell’inesprimibile: si tratta dei dettagli che solo il cuore conosce. E di questi dettagli la missione, cioè lo Spirito, ne lascia sgorgare un fiume in piena, che ora sta per travolgere la nostra diocesi di Lecce. Il programma è quasi definito, tutto è in moto perché ci siano le condizioni per vivere un incontro con il Risorto vero ed autentico, profondo e denso di significato. È come se Dio avesse preparato per noi un altro regalo, e stesse per chiederci cosa desideriamo farcene, come vivere questo tempo breve ed intenso, che si avvicina con gli orizzonti che schiuderà.
Andrea Miceli

















