Pensionati: Canone Rai a rate nel 2015
Anche per il 2015 l’Inps si appresta ad impostare sulla pensione, per coloro che ne hanno fatto richiesta, la trattenuta dell’importo dovuto per il canone Rai. Si tratta di un’opportunità prevista dalla legge vigente, alternativa al solito bollettino postale: per i pensionati a basso reddito è possibile pagare a rate, direttamente trattenute sulla pensione. Se ne fa carico l’Inps e l’importo totale da corrispondere viene suddiviso e addebitato al pensionato in comode rate mensili. La rateazione del canone Rai 2015 sulla pensione è prevista da una specifica previsione normativa (art 38, comma 8, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78). Con il recente Messaggio 008939 del 20 novembre scorso – cui rinviamo per eventuali approfondimenti – l’Inps ha avviato l’implementazione delle procedure di acquisizione delle istanze pervenute per il 2015. La richiesta poteva essere inoltrata agli uffici sia dai pensionati Inps che da quelli della Gestione Pubblica (ex Inpdap) e delle gestioni spettacolo/sport (ex Enpals). Ma la richiesta può essere anche presentata online, direttamente dal pensionato, nella sezione del sito istituzionale www.inps.it riservata ai “Servizi on line – Canone Rai. La procedura è utilizzabile dagli interessati; la pagina riporta tutte le informazioni relative all’operazione e consente di inserire i dati necessari per l’inoltro della domanda. La possibilità di rateazione è estesa a tutti i pensionati dell’Inps, intendendo per tali anche i titolari di prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale o il beneficio di invalidità civile.
L’importo del canone può essere trattenuto in 11 rate mensili, senza applicazione di interessi, a partire dal mese di gennaio. Le condizioni per l’ammissibilità della richiesta sono che il pensionato, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, sia “a basso reddito”, cioè non abbia redditi da pensione per un importo superiore a 18.000 euro e che sia l’intestatario dell’abbonamento Rai di cui chiede la rateizzazione. La domanda per il 2015, lo ricordiamo, andava presentata entro il 15 novembre del 2014, anno precedente a quello del pagamento del canone. Come dicevamo, il servizio è sempre disponibile, per gli utenti in possesso di Pin, sul sito dell’Istituto www. inps.it. Gli utenti che non sono ancora in possesso del Pin Inps (valido anche per ex Inpdap ed ex Enpals) possono richiederlo direttamente sul sito www.inps.it (percorso Home Page > Il Pin online > Richiedi Pin) oppure telefonicamente al numero gratuito 803.164 da rete fissa (da cellulare 06.164164, tariffa a seconda del proprio gestore di telefonia). La richiesta comporta un tempo “tecnico” per l’utilizzo effettivo, stimabile in circa quindici giorni, in quanto il PIN da inviare viene diviso in due parti che viaggiano – per motivi di sicurezza – su canali differenti, uno dei quali può essere quello della posta cartacea. Ma in caso di urgenza, è possibile rivolgersi presso un qualsiasi sportello Inps, esibendo un documento d’identità in corso di validità: si ottiene così “in tempo reale” l’intero Pim, già funzionante e dispositivo.
Antonio Silvestri
















