Previdenza/Parte il progetto “La mia Pensione”
Si chiama “La mia Pensione” ed è stato reso noto da poco tempo, il progetto dell’Inps con cui l’Ente si propone di mettere gradualmente a disposizione degli assicurati – circa 23 milioni di iscritti alle diverse gestioni previdenziali – un servizio di simulazione del futuro trattamento pensionistico, sulla base dei dati attualmente registrati negli archivi e di una proiezione dei contributi che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti. Con un applicativo informatico, messo a disposizione degli assicurati, sarà possibile ottenere un risultato che – pur non avendo valore certificativo – fornisce un ragionevole ordine di grandezza delle opzioni previdenziali per ciascuno, in modo da consentire ad ogni utente scelte consapevoli e coerenti. Il servizio informativo personalizzato – fortemente orientato alla consulenza – interesserà in una prima fase di rilascio i lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Fpld) ed i lavoratori iscritti alle gestioni autonome (Artigiani, Commercianti, Coltivatori diretti). I “primissimi” interessati saranno i lavoratori con età inferiore ai 40 anni e almeno cinque anni di contributi registrati negli archivi Inps: tra pochi giorni, a partire dal mese di maggio, avranno la possibilità di conoscere quando potranno effettivamente andare in pensione e a quanto ammonterà (presumibilmente) l’assegno che l’Inps erogherà a loro favore. Dopo tre sperimentazioni, che hanno fatto percepire un notevole gradimento da parte dei 36 mila utenti coinvolti, l’Inps ha quindi deciso di rendere possibile sul proprio sito www.inps.it – il “dialogo” con l’assicurato sarà esclusivamente telematico – la simulazione dell’ammontare della pensione futura.
Mentre a maggio si partirà con i possessori di Pin Inps che abbiano meno di 40 anni, da giugno sarà il turno degli under 50 e poi, da luglio, si proseguirà con tutti gli altri. Entro il 2015, dopo una campagna che punterà a diffondere ulteriormente l’utilizzo del Pin, l’Inps conta di rendere possibile la simulazione della pensione a quasi 18 milioni di assicurati, tra dipendenti, artigiani, commercianti e parasubordinati. Nel 2016 l’operazione verrà poi estesa dapprima ai lavoratori domestici e quindi a quelli agricoli, infine ai dipendenti pubblici. A fine 2016 il simulatore della pensione dovrebbe essere accessibile per tutti gli iscritti Inps, oltre 23 milioni di lavoratori. Come funziona: attraverso pochi “clic”, il lavoratore visualizza il proprio conto contributivo e qui puòverificare se ci siano anomalie o errori, da segnalare agli uffici. Poi l’utente giunge alla previsione pensionistica, dove ottiene decorrenze e importi mensili lordi delle pensioni di vecchiaia anticipata, oltre al confronto con l’ultima retribuzione stimata. Ovviamente si tratta di una simulazione – e di questo viene “avvertito” l’utente – che può cambiare sia per eventi futuri della vita lavorativa personale (cambi di attività, disoccupazione, etc.) sia a causa di fattori esterni (andamento dell’economia, evoluzione dell’aspettativa di vita media, etc.).
Antonio Silvestri
















