“Salviamo l’Abbazia di San Nicola di Casole”
Si può votare fino al 30 novembre per “I luoghi del Cuore”- Fai.
Quest’anno il Fai ha promosso il 7° Censimento “I luoghi del Cuore” che ha l’obiettivo di coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, a sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio. Il concorso, iniziato il 13 maggio, terminerà il 30 novembre 2014. Nel nostro territorio, nel mese di giugno, si è costituito un Comitato formato da Francesco De Cillis, Rita Paiano e Andrea Farenga, formalizzato dal sindaco di Otranto, per sostenere con una raccolta firme l’Abbazia di San Nicola di Casole, secondo le modalità indicate dal Fai. A pochi giorni dalla chiusura del concorso sono state acquisite circa 13000 firme, anche grazie alla presenza di banchetti predisposti nella villa di Otranto. Il Comitato nella classifica de “I luoghi del Cuore” spera di collocarsi nei primi dieci luoghi più votati d’Italia, cercando in questi ultimi giorni di recuperare qualche posizione.
Per votare ci si può collegare al sito internet www.iluoghidelcuore.it (il link è http://iluoghidelcuore.it/luoghi/5764) utilizzando il proprio account facebook o con registrazione di posta elettronica, oppure basta semplicemente recarsi a Lecce in uno dei tanti luoghi dove sono presenti registri firma predisposti dal Comitato: nel Castello Carlo V, nel Must, nella Biblioteca “N. Bernardini” (entrambe le sedi), nel museo “Sigismodo Castromediano”, nella Parrocchia San Sabino, nella Parrocchia Massimiliano Kolbe, nella Biblioteca dei frati Minori “Caracciolo”, nell’agenzia viaggi “Serafino”; a Carpignano Salentino presso l’Associazione Carpiniana, oppure in una qualsiasi filiale della Banca Intesa-San Paolo (Banco di Napoli) compilando e imbucando l’apposita cartolina.
Il Comune di Otranto ha ufficializzato dal febbraio scorso un progetto – studio di fattibilità, che prevede: la messa in sicurezza e restauro dei ruderi rimasti ancora in piedi; l’esecuzione di uno scavo archeologico (a cura dell’Università dei Lecce – Dipartimento Beni Culturali) per meglio indagare la consistenza originaria del monumento; la digitalizzazione delle opere sparse nelle biblioteche italiane e europee, da collocare, in una mostra permanente, nel Castello Aragonese di Otranto una sezione dedicata al cenobio nella quale, attraverso supporti multimediali, sia possibile consultare e sfogliare tali testi e conoscerne la storia. Per la prima volta nel Salento è nata una mobilitazione di questa portata. Con l’ultima edizione del Censimento dei “I Luoghi del Cuore” del Fai ben sedici luoghi stanno per essere recuperati e domenica 23 novembre nella Villa Comunale di Otranto ci sarà l’ultimo banchetto firme in collaborazione con Misericordia di Otranto Rdm, il Residence della Musica di Gianky Martano e il Comune di Otranto. Per questo chiediamo un voto.
Sonia Marulli


















