Scuole Cattoliche/L’offerta alternativa per le Famiglie Salentine
Alla scoperta di alcune realtà che si propongono a chi inizia un percorso di studi.
Nel pieno dell’inverno freddo e letargico vibrano ferventi movimenti delle anime e degli intelletti di tanti giovani ragazzi chiamati a decidere l’iscrizione nei diversi ordini di scuole. Abbiamo visitato alcune scuole cattoliche della città di Lecce, chiedendo alle suore responsabili di esplicitare quali siano i motivi per i quali un genitore dovrebbe iscrivere il figlio in questi istituti religiosi, perché siano convinti che l’istruzione non sia solo mera erudizione ma una scelta consapevole di fede personale, carità verso il prossimo e speranza di poter diventare un uomo speciale in un futuro migliore.
ISTITUTO MARCELLINE/SINTESI TRA FEDE, CULTURA E VITA
A poche ore dalle fine dell’Open Day, l’Istituto Marcelline si apre dinanzi a noi come uno scrigno magico sospeso nel tempo, nella struttura di una bellezza monumentale e totalmente immersa nel silenzio si ode solo il cinguettio dei pochi uccelli non migrati verso terre più calde, mentre riecheggia l’eco ormai lontana delle voci dei tanti ragazzi e genitori che hanno colorato la giornata delle porte aperte.
Ci accoglie con una gentilezza d’altri tempi suor Elisa Torraco dirigente scolastica, che ci precisa “In questa scuola l’obiettivo fondamentale è quello di fare sintesi tra fede cultura e vita. Lo scopo della scuola cattolica, che poi non è altro che la base dell’antropologia cristiana, è avere come punto di riferimento costante la persona umana nella sua singolarità e totalità, e per noi è facile perché seguiamo lo sviluppo della persona dai 2 ai 19 anni.
Inculchiamo sin da bambini la consapevolezza della bellezza del creato al fine di suscitare un senso di gratuità dei doni ricevuti e da dare agli altri, generando un’educazione alla collaborazione e al rispetto della persona. La nostra scuola, infatti, si basa sui valori inclusivi, per cui nessuno viene escluso né dal punto di vista religioso, né sociale, né personale. In tal senso seguiamo l’indicazione del nostro fondatore mons. Luigi Biraghi: porre attenzione proprio a quelle persone “dis-adorne”, e questo monito lo mettiamo in atto ancora oggi in ogni nostra azione”. Prima di andare via suor Elisa ci fa visitare la scuola aprendo le porte delle aule con la stessa delicatezza e cura con cui si sfogliano le pagine di un pregiato libro antico, permettendoci di ammirare la bellezza dell’Istituto e di respirare un’aria religiosa, culturale e umana d’atri tempi.


















