Sposi in Cristo ma… occhio alla spesa
Il Wedding planning per nozze con regia/30mila euro per cento invitati
Flavia Robbe è una giovane leccese specializzata in Wedding planning e in scenografia degli allestimenti. Dopo la maturità classica si laurea a Milano presso l’Istituto europeo di Design. Collabora all’organizzazione di importanti eventi e lavora anche come free-lance tra Napoli e Trieste. Socia fondatrice dell’associazione Wedding Planner Italia, unica nel suo genere e presidente della Commissione acquisti, è titolare della Flavia Robbe events wedding planner.
Dott.ssa. Robbe chi è un Wedding planner (W.P.) e quali attitudini deve avere?
Il Wedding Planner è un consulente professionista che si occupa della regia del matrimonio curando l’aspetto d’ideazione, progettazione e realizzazione dell’evento creando un matrimonio “tailor made”, ovvero su misura della coppia. Sensibilità, estro, senso estetico, abilità nel problem solving, accuratezza nel confronto e nella collaborazione con i vari fornitori sono le principali doti di un W. P. Oltre alle attitudini ci vuole però la formazione e l’esperienza sul campo: due elementi imprescindibili per svolgere questa attività con professionalità.
Cosa l’ha spinta a intraprendere questa attività nel nostro territorio?
Sono stata lontana dalla mia città per sette anni e mi è servito molto per il mio bagaglio culturale e d’esperienze. Ma sono sempre rimasta legata alla mia terra e ho voluto portare questa professione, per farla conoscere ed apprezzare.
Perché le coppie si rivolgono ad un W.P.?
Le coppie che si rivolgono ad un W.P. lo fanno per avere il massimo risultato con il minor dispendio di energie e di tempo, ottimizzando anche i costi.
Qual è la tipologia dei suoi clienti?
Non c’è uno standard preciso. Chi ama il bello, chi apprezza la ricerca del particolare, chi vuole stupire e soprattutto chi comprende tutti i benefici che può ricevere affidandosi ad un W.P.
C’è differenza di richieste nelle varie zone nel Salento?
Sicuramente il capoluogo è più aperto a questo tipo di figura ma credo che una corretta comunicazione e divulgazione sulla figura del W.P. e sui motivi per cui conviene rivolgersi a questo professionista possa aumentare il numero di coppie.
Le famiglie delle coppie intervengono nella sua organizzazione del matrimonio? Come riesce a gestirle?
Bella domanda! Gli interventi delle famiglie sono il dramma delle coppie. Si cerca di far comprendere che il matrimonio è degli sposi, che è giusto rispettare le loro scelte e lasciarli sereni nella preparazione di uno dei giorni più belli della loro vita!
Come entra in sintonia con gli sposi per interpretarne le esigenze?
Importantissimo! Direi forse che è il primo step dopo il quale arriva tutto il resto. Durante i primi due incontri si ascoltano gli sposi per capirne la personalità, i desideri, i sogni, le esigenze; con il tempo si instaura un rapporto di sintonia incredibile! Divento la loro confidente, la loro spalla. E’ capitato di esser svegliata da una sposa di notte per dubbi dell’ultimo minuto; per me è normale, gli sposi sanno di poter contare su me in ogni momento e mi prendono alla lettera!
Quali sono i costi minimi e massimi di una cerimonia nuziale?
I costi sono variabilissimi, quasi impossibile rispondere. Dipendono da troppi fattori, in primo luogo dal numero degli invitati, dal tipo e dal luogo del ricevimento, dalle esigenze degli sposi. Partiamo dal budget e garantiamo comunque la perfetta riuscita estetica e organizzativa della cerimonia. Le differenze riguardano non la qualità, ma l’aggiunta di elementi/servizi extra, o inserti estetici, come particolari scenografie. Parlando in media direi circa 30milaeuro per un matrimonio di prestigio con circa 100 invitati.
Dalla sua esperienza riscontra differenze di richieste nell’organizzare un matrimonio tra nord, centro e sud?
Le differenze sono legate soprattutto ad usanze territoriali e a questioni di carattere culturale.
Si legge che i matrimoni siano in diminuzione, lo conferma?
Si, in Italia ci si sposa meno rispetto agli anni passati, ma in Puglia siamo legati alle tradizioni e c’è anche un forte spirito religioso. Dunque, ci si sposa ancora e soprattutto posso dire si crede veramente nel matrimonio, per fortuna!
Qual è il matrimonio più originale che ha organizzato?
Un meraviglioso country chic. L’intero ricevimento è stato sviluppato attorno ad una quercia secolare, in piena campagna, sulla terra brulla, utilizzando materiali semplici, ma curando ogni singolo dettaglio. Tutto era perfetto, nulla lasciato al caso, ma allo stesso tempo spontaneo, in sintonia con l’ambiente campestre.
Perché conviene rivolgersi ad un Wedding planner rispetto ad un’organizzazione fai da te? Un grandissimo risparmio in termini di tempo, energia e stress. Ci basiamo sul budget proposto per ottimizzarlo al massimo e anche cercando di far risparmiare il cliente, dando al tempo stesso servizi eccellenti. Siamo noi che interagiamo direttamente con i fornitori, pensiamo ad ogni particolare e supervisioniamo lo svolgersi della cerimonia. Agli sposi lasciamo la possibilità e la gioia di realizzare il loro sogno. Quanto a me, sono sempre gli stessi entusiasmo ed emozioni!
Lucia Buttazzo
Matrimoni equo – solidali
L’avrete sentita canticchiare qualche volta alla mamma… “Sposi, oggi s’avvera il sogno e siamo …sposi!!!!” e continuava così il motivetto anni ’50 che raccontava dell’emozione di due innamorati che finalmente giungevano alla soglia dell’amore “completo”. Gli anni ’50, è noto, sono stati per certi versi anni “vittoriani”, per poi passare alle spose sessantottine in tailleur, quindi alle essenziali biancovestite anni ’70, le ridondantissime anni ’80, stravaganti anni ’90, e indefinibili dell’ultimo decennio, caratterizzate soprattutto dallo dispendio di denaro per il vestito d’un giorno. E’ come se molte donne, non tutte per fortuna, vivessero nell’ideale di essere per un giorno le principesse dei loro sogni da bambina. E non si bada a speseAvete mai sentito parlare di Pnina Tornai?
E’ una designer americana specializzata in abiti da sposa. E fin qui nulla di strano. Se poi siete siete appassionati di Real Time, il canale televisivo non vi sarà sfuggito lo show Say yes to the dress o meglio conosciuto come Abiti da sposa cercasi. In pratica, delle future spose vanno da tal Kleinfeld in cerca dell’abito da sposa ideale e spesso, alcune di loro, si innamorano degli abiti da sposa di Pnina Tornai, vera star dell’atelier.
Costo dell’operazione è presto detto: dai 5.000 ai 10.000 dollari. Corsetti con cristalli, ricchi di perle, un corsetto sexy ma chic con tessuti importati dalla vecchia Europa. E da noi non è molto diverso. Un matrimonio è considerato “bello” se ha spese faraoniche perché tutto sia “indimenticabile”. Al di là della riuscita dell’unione, che a tutti auguriamo, siamo certi che di indimenticabile ci sia davvero, per quel giorno, solo il conto. Ma non se ne potrebbero fare di matrimoni equo-solidali?
Loredana Di Cuonzo
Il racconto di due sposini freschi/Eppure risparmiare si può
Non mancano i rimedi per alleviare il “male di business” ed aggirare l’ostacolo delle spese, vivendo al meglio il proprio “giorno del sì” con alcuni semplici accorgimenti.
La prima regola è giocare d’anticipo. Questo consentirà sia di trovare la disponibilità della chiesa e del ristorante, qualora siano molto richiesti o la data risulti particolarmente ambita, sia di risparmiare. “I ristoranti fanno degli sconti se si scelgono giorni o mesi meno richiesti, ad esempio date infrasettimanali o mesi invernali”, ci rivelano Pierpaolo e Rossana, giovane coppia di sposi di 32 anni. Il loro consiglio è quello di fare attenzione alla formula “tutto compreso”, con cui alcuni ristoranti attraggono i promessi sposi con prezzi più bassi rispetto alla media, per poi scoprire le loro carte con opzioni extra obbligatorie come gli addobbi floreali, la band e le bevande, che si rivelano più costose del dovuto.
Nota dolente è l’abbigliamento della sposa, dettaglio che nell’immaginario femminile è parte integrante dell’indimenticabile atmosfera che avvolge il giorno del matrimonio. “Acquistando l’abito di una collezione precedente, che può essere altrettanto bello anche se non fa parte della moda dell’ultimo minuto, o prendendolo direttamente in fabbrica, i costi scendono vertiginosamente – afferma Rossana -. Inoltre, se si acquistano le scarpe in un calzaturificio qualunque piuttosto che in uno specializzato per le spose, si può arrivare a spendere molto di meno”.
Per gli uomini che non abbiano la stessa “devozione” nei confronti dell’abito, e vogliano conciliare la loro scelta con un completo da utilizzare anche in occasioni successive, il segreto sta nella classicità e semplicità del modello, da impreziosire con accessori più particolari come il panciotto, la cravatta, i gemelli e le scarpe.
“Il corso prematrimoniale è un percorso davvero importante per la coppia – aggiunge Pierpaolo -, ma abbiamo riscontrato che se i fidanzati, per varie circostanze, vivono in città diverse e non possono seguirlo insieme, trovano non poche difficoltà ad iscriversi singolarmente”.
Per chi non ha la fortuna di conoscere qualche amico o parente che possa prestare una bella macchina per l’occasione, il suggerimento è ancora una volta quello di rivolgersi ad un autonoleggio normale, e non ad uno per cerimonie, che propone soprattutto auto d’epoca e limousine, e dove anche gli altri mezzi presentano un costo di noleggio lievitato.
Per avere degli sconti significativi sui regali per i testimoni, l’unica soluzione per un buon rapporto qualità e prezzo è scegliere lo stesso articolo per entrambi, o comunque rifornirsi al medesimo negozio.
Che dire infine della lista nozze? Secondo i due coniugi, “la decisione più saggia sarebbe quella di optare per qualcosa di necessario, una spesa che la coppia dovrà comunque sostenere presto, come il viaggio di nozze, gli elettrodomestici o gli oggetti per la casa”.
Grazia Pia Licheri















