Pubblicato in: Gio, Giu 12th, 2014

Squinzano/Note e ritmi per tutti i gusti in tre giorni

Il Festival “Città della Musica”: da Franco Cerri ad Antonio Maggio passando per la tradizione sinfonica.

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I premi scelti “Nicola Arigliano” e “Vigna d’ar­gento” per caratterizzare il festival “Città della Mu­sica” è una specie di con­nessione della memoria con la vera identità di Squinzano. È un’operazione che tenta – e speriamo che ci riesca! – di rendere visibile una doppia invisibilità: l’invisibilità della musica e l’invisibilità di un grande passato, legato al vino e alla Banda, per una città che vede nel suo presente solo ombre proiettate dal suo passato. In questo senso il festival “Città della musica” di Squin­zano non deve essere solo una “rassegna”, un vocabolo collegato dalla sua etimolo­gia alla “rassegnazione” che ha il tanfo dello stantio e il disvalore del trapassato, ma un fenomeno nuovo di grande interesse nell’area viva ed attuale della Cultura. Ha fatto bene l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Mino Miccoli ad affidare la direzione artistica alla società Ribalta che ha costruito un programma snocciolato in tre serate fantastiche, con una serie di eventi collegati in una sorta di attrazione fatale tra il passato e il contemporaneo.

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I patrocini della Regione Pu­glia, della Provincia di Lecce e dell’Unione dei Comuni del Nord Salento hanno conferito alla manifestazione il neces­sario collegamento ai valori del territorio; ma sono state le partnership del Conservatorio musicale di Lecce e del Cir­colo Jazz “Nicola Arigliano” di Squinzano ad incanalare la “tre sere” (19, 20 e 21 giu­gno) del festival sui “percorsi tra musica e sapori”, che offrono una “musica da bere” e odorano “di vino – e non solo – da ascoltare”.  Per tre sere – insomma – Squinzano tenterà di immer­gersi in un eterno presente, in un tempo aperto e non più fermo, in un’arte libera e svincolata da ogni falso idolo: la gente vivrà momenti nuovi e antichi, privi di affanni fino ad immaginare una realtà surreale che si collega ad un’incontaminata ed unica identità. Squinzano, “Città della Musica”. In nome dei maestri Ernesto e Gennaro Abbate, di Nino Ippolito, di Antonio Corianò, delle professoresse Sabrina Liù e Brunella Luciani; di Vincen­zo Cocciolo, della famiglia Serratì, di Gino Marzo e di Antonio Cocciolo; di Nicola Arigliano, di Enzino Leuzzi, di Nick Maggio, di Antonio Maggio, di Evy Arnesano, di Peppe Giannuzzi, di Marco Merchich e della sonora gio­ventù della Soundsquare.

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Nel festival sono rappresentati un po’ tutti i generi musicali, con la forza della contempo­raneità della musica lirica con il tenore Antonio Corianò e della musica leggera con Antonio Maggio, vincitore del festival di Sanremo Giovani 2013. È un’impresa tentare di rias­sumere la lunga trama della colonna sonora di Squinzano, ma sarà una festa stare insie­me con il misterioso fascino della musica, in un’operazio­ne di nostalgia e con il pro­getto di rendere omaggio ad una sorta di paradiso perduto. Si comincia martedì, 17 giu­gno, alle ore 19, nel Palazzo De Castro in Piazza Plebisci­to: presentazione dell’evento ed “aperitivo concerto”, un omaggio ai maestri Abbate, con le professoresse Sabrina Luciani all’arpa e Brunella Luciani al pianoforte. La tre sere comincia giovedì, 19 giugno, alle ore 19.30, su Piazza della Vittoria con Sound Hi-Fi e con l’inaugu­razione di due mostre allestite nel Palazzo Frassaniti: “Nicola Arigliano, una vita di artista” e “Come eravamo”; alle 20,30, Raffaele Casara­no in concerto; alle 21,30, il “Triangolino d’oro”, festival dei piccoli in collaborazione con gli Istituti comprensivi Polo 1 e Polo 2 di Squinzano, presentano Pino Lagalle e Ilia d’Arte; a seguire, Enrico Capuano e la Tammurria­ta Rock in concerto, con la partecipazione di Peppe Giannuzzi.

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Corrinne Cléry e Antonio Maggio

Venerdì, 20 giugno, alle ore 19.30, su due aree di Piazza della Vittoria, Jam Session con Massimiliano Cona; alle 20.30, Elisabetta Guido Quartet in concerto; e Larry Franco in concerto con Gianpaolo Ascolese e Ilario De Marinis; alle 21.30, il Festival della can­zone inedita/edita e jazz, con ospiti Franco Cerri, Fulvio Palese ed Evy Arnesano; a seguire “Su di giri”, Dj Set, si alterneranno: Emanuele Ippolito, Paolo Lofrè, Franz Basile, Federico Amoroso, Dj Kosmik e Dario Lotti.

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Christian Meyer, Batterista di “Elio e le Storie Tese”

Sabato, 21 giugno, sulle aree di Piazza della Vittoria: ore 19.30, Jam Session con Christian Meyer (della “Elio e le Storie tese”) e Giovanni Giorgi; ore 20.30, Fran­co Cerri in concerto con Giancarlo Del Vitto e la sua band; ore 21.30, Consegna dei premi “Vigna d’argento” ad Antonio Maggio, Anto­nio Corianò, Enzo Garinei, Uccio De Santis, Arma dei Carabinieri, Congorock, Fefè De Giorgi ed altri; a seguire, Fabbrica Folk in concerto con Roberto Gem­ma e i musicisti della Notte della Taranta. Un festival – insomma – della musica che non conosce barriere e che allarga i con­fini delle coscienze e delle conoscenze; una musica che è l’anima di una gente, la sua voce segreta, il sussulto del suo vento. Così Squinzano si porta dentro le melodie dei suoi musicisti, quelle note che diventano i tratti salienti della sua identità di vera “Città della Musica”.

Pagine a cura di Beppe Longo

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