Pubblicato in: Sab, Mag 30th, 2015

Truffe on-line… La beffa a portata di mouse

Nel “paese dei balocchi” con un semplice click è possibile vendere o comprare qualunque cosa. E-commerce ad alto rischio.

I sociologi definiscono la nostra società ‘post mo­derna’, caratterizzata dal processo evolutivo della tecnologia, che, messo in moto, ha prodotto una valan­ga inarrestabile. Viviamo in una sorta di “paese dei ba­locchi” dove tutto è possibile e facile con un semplice clic dal proprio pc, telefono o ta­blet, e l’ordine è fatto. Senza muovere un passo fuori da casa, si può comunque vedere recapitare nella propria abita­zione tutta la merce desidera­ta, dai capi di abbigliamento, agli accessori, ai mobili, si può perfino ordinare biglietti per i viaggi e affittare camere di hotel o case vacanze, ma attenzione, perchè non è tutto oro quel che luccica. Il rischio d’incappare in e-mail fraudolente o siti internet dannosi è veramente molto alto data la facilità di poter rimanere anonimi e di creare account fasulli. Inoltre, se i consumatori riconoscono i pericoli è pur vero che le tecniche dei truffatori si sono fatte più raffinate ed acute, per cui, l’unica arma contro le truffe oggi risulta essere la prevenzione. Oltre ai rischi causati dalle vendite online, vi sono poi altri modi per incappare nella rete degli in­ganni. Vediamo nel dettaglio quali sono i consigli degli esperti.

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E-MAIL

Aprire solo e-mail prove­nienti da fonti sicure. Non scaricare mai nessun allegato se non si è assolutamente sicuri di aspettare una mail da qualcuno. Se si ricevono mail da ipotetiche banche o istituti di credito per comu­nicazioni e richieste di ogni tipo, potrebbe trattarsi di phi­shing, una tecnica per rubare dati sensibili e clonare carte di credito o bancomat. In genere, per le comunicazioni importanti, le banche non inviano e-mail, ma utilizzano comunicazioni telefoniche o il cartaceo.

E-COMMERCE

Uno degli esempi più classici delle truffe online, è quello di una persona che acquista online un oggetto che in realtà non gli arriverà mai, o paga l’affitto o il deposito per una casa che non esiste. Quando si compiono ricer­che per gli acquisti spesso si utilizzano siti come e-Bay, Amazon, ecc. Tuttavia, questi non sono siti di e-commerce veri e propri, ma si possono definire dei vastissimi “centri commerciali online”, messi a disposizione gratuitamente per gli attori della vendita; spetta all’acquirente valutare se il venditore proposto sia affidabile o meno, accertan­dosi della sua reputazione. La modalità suggerita è vedere se ha fatto altre vendite e se i compratori sono rimasti soddisfatti dell’acquisto, se non ha feedback potrebbe trattarsi di una truffa (o forse è semplicemente un negozio aperto da poco, e in questo caso occorre comunque andare cauti). Se il sito in questione ha una piattaforma e-commerce privata occorre accertarsi che abbia una par­tita Iva comunitaria regolar­mente registrata; disponga della scelta di più metodi di pagamento (e non solo carte di credito o postepay perchè i pagamenti sopra elencati, sono pagamenti non tracciabi­li, cioè non è possibile risalire alla persona che li riscuote); esista un form dei contatti con il quale possa essere contat­tato e un indirizzo fisico del negozio (non per coloro che vendono solo online).

fonti: IDC Istituto per la difesa del Consumo; www.consi­gliando.it; www.poliziadistato.it – La guida contro il phishing; www.pensoameta.it; www. commissariatodips.it (Polizia Postale) 

Fatima Grazioli

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