Pubblicato in: Gio, Dic 11th, 2014

Tumori nel Salento… Cause ancora da precisare

“Nel Salento le criticità maggiori provengono da un’area concentrica tra Maglie e Otranto fino a sfiorare la città di Lecce. I fenomeni incontestabilii, tumori polmonari nei maschi e broncopatie cronico-ostruttive”. 

Secondo l’ultimo rappor­to Air Quality 2014 da pochi giorni rilasciato dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, il nostro Paese detiene, con il più alto numero di morti premature per inquina­mento da ozono, il triste primato per i danni causati da aria inquinata, circa 3.400 vittime all’anno. Siamo secon­di, invece, con oltre 64mila morti, per le polveri sottili, preceduti solo dalla Germania, terra di industria pesante, acciaierie e industrie chimiche, minie­re di carbone. Il rapporto dimostra che, nonostan­te la riduzione delle emissioni e delle concentrazioni di alcuni inquinanti nell’aria negli ultimi decenni, l’inqui­namento atmosferico è ancora il princi­pale nemico dell’ambiente, collegato a filo diretto con la salute umana. In Ita­lia, la situazione peggiore per la qualità dell’aria è registrata nelle zone urbane, con prevalenza del Nord rispetto al Sud, ma in tutto il Paese si rilevano preoccupanti concentrazioni di ozono e biossido di azoto da autotrazione, nonché benzopirene da combustione di legna e da centrali a biomasse. Di fatto, le fonti principali di inquinamento in Italia rimango auto e industrie.

assennato

Cifre e dati che inquinano – sem­bra proprio il caso di dirlo – e turbano l’opinione pubblica sulle tematiche ambientali, scossa ancor di più all’in­domani di discusse conclusioni di iter processuali in materia di reati ambien­tali. Cifre e dati che, però, devono es­sere letti attraverso la lente del rigore scientifico, esaminati e contestualizza­ti, comunicati correttamente. Lei è di Taranto? mi chiede salu­tandomi cordialmente sulla soglia del suo ufficio il prof. Giorgio Assennato, Direttore Generale dell’Arpa Puglia, – l’Agenzia Regionale per la Prevenzio­ne e la Protezione dell’Ambiente – . Intuisce la risposta e incalza: Allo­ra è di Brindisi?. Quando rispondo che sono di Lecce aggiunge Voi leccesi vi volete far del male da soli… sentenzia con ironica solennità e poi aggiunge più serio – molto male. La preoccupazione di avere vici­ne Taranto e Brindisi con le emissioni prodotte da Ilva e dalla mega centrale Enel a carbone di Cerano non sembra­no poi cosa da poco, visto che la preva­lenza dei venti soffia da nord. Se ha visto le stime degli inquinan­ti riconducibili alle attività industriali di Taranto e Brindisi da noi rilevate, potrà vedere che esse sfiorano soltanto l’area del nord leccese e, per altro, non è lì che si registra il dato epidemiolo­gico che si trascina da sessant’anni e , chissà, magari anche da prima

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