Pubblicato in: Ven, Mar 8th, 2013

Uno studio sui maltrattamenti nelle relazioni coniugali/Donna, se c’è violenza non c’è festa

L’8 MARZO CHE NON C’È…

Sara Invitto/La ricercatrice ha presentato i risultati di un’ indagine sulla violenza domestica.  

Il Centro “R. Fonte” ha presentato ufficial­mente mercoledì scorso, presso il Conserva­torio Sant’Anna, gli esiti di una ricerca psico-fisiologica sui processi corticali delle donne con intimate private violence (ipv), realizzata in collaborazione con il Dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Univer­sità del Salento e con il Laboratorio di anatomia umana e neuroscienze. Svolta dalla ricercatrice Sara Invitto, questa ricerca scientifica si è propo­sta di analizzare le conseguenze provocate nelle vittime dell’ipv, una forma di violenza di genere più comunemente nota come violenza domestica, rivolta spesso a donne e bambini.

Violenza

Secondo i risultati riscontrati, le donne che subiscono tali soprusi all’interno delle mura domestiche presentano una soglia di attivazione corticale più alta rispetto al gruppo di controllo – alle donne cioè che non sono vittime di violen­za – il che vuol dire che reagiscono di meno a stimoli emotigeni. È un elemento di non poco conto. Dopo aver appurato che le donne utenti del centro antiviolenza raccontino con meno “attivazione emotiva” eventi traumatici, e che re­almente li vivano in questo modo anche a livello di attivazione corticale, è infatti di fondamentale importanza che la magistratura consideri questo fattore nei momenti di deposizione giudiziaria.  

Pages: 1 2 3 4 5

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti