Vernole/Don Leonardo Giannone alla guida della Parrocchia d’origine
Maria SS. Assunta…
Vernole, in occasione del suo insediamento alla guida della Parrocchia “Maria SS. Assunta”, all’unanimità gli ha rivolto un particolare saluto: “Bentornato tra noi”. Don Leonardo Giannone infatti è cresciuto a Vernole ed uno tra i suoi primi incarichi pastorali, dopo essere stato ordinato sacerdote nel 1988, fu proprio quello di essere vice-parroco al fianco di don Sandro Dell’Era, quindici anni fa. Il suo rientro a Vernole è avvenuto alla presenza di numerosi cittadini di Melendugno che lo hanno accompagnato durante la celebrazione di insediamento, venerdì scorso, dandogli un’importante dimostrazione di stima e di affetto per i dieci anni trascorsi insieme al sacerdote. Don Leonardo ha infatti sottolineato durante il suo discorso al termine della celebrazione, che se pur qualcuno gli ha bisbigliato che in questa Parrocchia c’è da lavorare o, che in questa comunità “i parroci non reggono”, lui è consapevole che Vernole è il paese che lo ha aiutato a prendere la sua strada.
Docente di teologia morale presso l’Università Teologica Pugliese – Istituto di Scienze Religiose di Lecce, don Leonardo è stato parroco di Vanze, Pisignano e Strudà prima di iniziare il percorso durato dieci anni alla guida della parrocchia “Maria SS. Assunta” di Melendugno. Dal diciotto ottobre scorso, dopo ventisette anni di sacerdozio, inizia il suo cammino alla guida della sua Vernole e nella presentazione ai parrocchiani, si è rivolto in particolare ai più giovani, dichiarandosi pronto a raccontare loro l’umanità di Gesù, nella quale troviamo Dio e noi stessi, come lui stesso ha detto. Un pensiero è andato anche a malati e sofferenti, manifestando la volontà di aiutarli ad “ascoltare la voce di Colui che ama condividere il suo dolore sacrifico”. Nell’augurare quindi buon lavoro a don Leonardo, la comunità di Vernole è pronta ad iniziare questo nuovo cammino insieme al suo nuovo pastore dopo i nove anni insieme a don Elio Quarta, insediatosi dal venti ottobre a Borgagne.
Riccardo Longo
















