Pubblicato in: Mar, Feb 14th, 2012

Visita Pastorale/Lizzanello/Nella “Piccola Lecce”…Comunità attiva e impegnata

La visita pastorale è un evento eccezionale per una comunità che si prepara ad accogliere il proprio vescovo, vivendo con lui, Padre e custode della fede, incontri prolungati all’insegna della festa”. Il commento del parroco, don Albino De Pascali, rende il sentimento diffuso a Lizzanello alla vigilia dell’incontro con mons. D’Ambrosio. Il toponimo deriverebbe da Licyanellus, “Piccola Lecce”, nucleo fondato dai profughi leccesi scampati al sacco di Ottone di Sassonia nel 1210, versione accolta dallo stemma cittadino che riprende quello del capoluogo. La vicinanza con quest’ultimo è peraltro un sicuro punto di forza per la crescita economica e sociale del territorio, come dimostra il notevole incremento negli ultimi anni del numero dei residenti, distribuiti nei due centri di Lizzanello e della frazione di Merine, per via del minor costo degli alloggi in affitto e in vendita rispetto alla città da cui li separano pochi Km.

Lizzanello, che ha dato i natali a personaggi illustri tra cui Cosimo De Giorgi (842. 1922), medico e scienziato di fama internazionale, risente della difficile crisi in atto, particolarmente evidente nel settore edile e delle costruzioni. Sviluppatosi negli anni scorsi e divenuto fattore trainante dell’economia, insieme al terziario, alle imprese commerciali di piccole e medie dimensioni, alla ristorazione. Marginale il lavoro nell’agricoltura; le campagne sono coltivate nel tempo libero per la produzione di prodotti ad uso personale. Del mondo contadino tuttavia, sono rimasti radicati valori senza tempo in grado di contrastare i miraggi del nostro tempo e recepiti dai giovani che, tuttavia, sono resi più fragili dalla crescente disoccupazione e minacciati dal rischio di apatia e di disinteresse generalizzati. Sono i timori denunciati da Salvatore De Pascalis, un giovane che riconosce la presenza di un tessuto sociale e familiare fondamentalmente sano che sostiene i giovani e la valenza formativa delle attività della parrocchia e delle associazioni per coinvolgerli. Tutto ciò non basta tuttavia per vincere le tentazioni della paura e del pessimismo, specialmente se alimentati dai mezzi di comunicazione mediatica. Per raggiungere questo obiettivo è necessario, a suo dire, garantire una più significativa partecipazione dei giovani alla vita attiva e associativa del paese. Gli amministratori,del resto, sono impegnati tra mille difficoltà, accresciute dall’esiguo numero degli addetti alla macchina organizzativa (22 dipendenti per 1200 abitanti), in una gestione virtuosa volta a rilanciare l’economia, sostenere l’urbanistica, far crescere l’erogazione dei servizi.

Il sindaco Costantino Giovannico parla del piano di insediamenti produttivi (area PIP) per le attività artigianali, delle iniziative urbanistiche per risanare e valorizzare il centro storico e le periferie, recuperando l’identità storica e culturale e garantendo la funzionalità delle infrastrutture. Si sofferma in particolare sulle iniziative a carattere sociale destinate alle fasce più deboli e che si affiancano ai normali canali di assistenza, in direzione di un modello di Welfare che supporti la famiglia nel suo impegno di educazione, cura, dialogo tra le generazioni e di coesione sociale. Una sfida che rifiuta le logiche assistenzialiste, ma investe le risorse economiche in modo mirato a sostegno delle famiglie, nel rilancio delle politiche giovanili che già vantano la realizzazione della “Giovane Orchestra del Salento” che ha come capofila il comune di Lizzanello e progetti per luoghi di incontro giovanile. Lo stesso obiettivo persegue la parrocchia pronta a realizzare, nel cuore del paese, un Oratorio con centro sportivo e sala per manifestazioni culturali.

Una comunità in fermento attraversata da un attivismo ricco di entusiasmo, lo stesso che comunica Maria Pia Casilli, presidente del’azione cattolica quando parla dei preparativi per la visita del vescovo che, per don Albino, è “l’Apostolo che viene in nome di Cristo a condividere la gioia della fede, a svegliare dall’apatia, a stimolare l’impegno, l’entusiasmo, a verificare il lavoro svolto come battezzati in tutti  gli ambiti della vita cittadina”.

Lucia Buttazzo

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