Assoenologi a marchio salentino
Massimiliano Apollonio, titolare dell’omonima etichetta, nuovo Presidente per Puglia, Basilicata e Calabria, dell’associazione che raccoglie enologi ed enotecnici.
La terra salentina, estremo sud della Puglia, protesa fra due mari, è per antonomasia la terra dell’ulivo e della vite. Gli ulivi secolari hanno riempito pagine di letteratura da parte di penne illustri; non da meno i filari della vite nella loro sconfinata estensione, protagonisti di una Puglia fuori dai confini geografici, protesa in Europa e nel mondo attraversata come appare dalla produzione del vino, risorsa economica capace di riscattare gran parte dell’economia dell’intera regione.
Vino come fattore produttivo, vino come prodotto economico, elemento privilegiato capace di raccontare l’Italia, di alimentare condivisione, di favorire convivialità attraverso lo stare a tavola per la condivisione di parole e di affetti in un mondo sempre più povero di occasioni comunicative.
In tale contesto si colloca la Casa Vinicola Apollonio e Massimiliano Apollonio, neo presidente dell’Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria che raccoglie nell’ambito associativo gli enologi ed enotecnici di tali regioni. Massimiliano Apollonio, dopo gli approfondimenti scientifici in enologia, ha confrontato la sua esperienza professionale attraverso stage presso importanti aziende agricole italiane, spagnole.
L’azienda di famiglia risiede a Monteroni di Lecce e fa di Massimiliano il principale responsabile della qualità del vino prodotto nella sua azienda insieme al fratello Marcello che cura il percorso di produzione e distribuzione con molta passione, coniugando tradizione e innovazione, sempre rivolto al miglioramento della qualità del prodotto.
È la qualità la nota che differenzia i vini pugliesi dalla rimanente produzione italiana al punto che il negramaro di produzione della casa vinicola Apollonio risulta presente in una prestigiosa rivista specializzata americana nella classifica dei primi cento vini più conosciuti e più venduti nel mondo per il migliore rapporto qualità/ prezzo. Inoltre produrre vino nel Salento, significa tramandare da padre in figlio, come nel caso degli Apollonio antiche attività lavorative che hanno fatto della Puglia la carta vincente di una terra vocata alla viticoltura d’eccellenza.
È doveroso aggiungere che nella terra pugliese si stanno raccogliendo i risultati di un duro e silenzioso lavoro che dura da anni ad incominciare da quello faticoso e mai riconosciuto a sufficienza dai viticoltori,operatori profondamente legati alla valorizzazione del loro territorio di appartenenza fino ad appropriarsi delle più raffinate tecniche di vinificazione da competere con i mercati internazionali.
Per fortuna in questi anni non è mancato il sostegno delle istituzioni regionali e provinciali che hanno accompagnato la produzione del vino sul territorio,la sperimentazione,la innovazione del vigneto attraverso i reimpianti delle distese coltivate a vite. Processi virtuosi che hanno contribuito alla formazione di tecnici di notevole capacità sintetizzata poi nelle associazioni di categoria, nella fattispecie Assoenologi pietra miliare dello sviluppo economico e democratico del nostro Paese.
Grazia Apollonio















