Pubblicato in: Dom, Apr 14th, 2013

Assoenologi a marchio salentino

Massimiliano Apollonio, titolare dell’omonima etichetta, nuovo Presidente per Puglia, Basilicata e Calabria, dell’associazione che raccoglie enologi ed enotecnici. 

La terra salentina, estremo sud della Puglia, protesa fra due mari, è per antonomasia la terra dell’ulivo e della vite. Gli ulivi secolari hanno riempito pagine di letteratu­ra da parte di penne illustri; non da meno i filari della vite nella loro sconfinata estensione, protagonisti di una Puglia fuori dai confini geografici, protesa in Euro­pa e nel mondo attraversata come appare dalla produ­zione del vino, risorsa eco­nomica capace di riscattare gran parte dell’economia dell’intera regione.

Vino come fattore produt­tivo, vino come prodotto economico, elemento privi­legiato capace di raccontare l’Italia, di alimentare condi­visione, di favorire convi­vialità attraverso lo stare a tavola per la condivisione di parole e di affetti in un mondo sempre più povero di occasioni comunicative.

In tale contesto si colloca la Casa Vinicola Apollonio e Massimiliano Apollonio, neo presidente dell’Assoe­nologi di Puglia, Basilicata e Calabria che raccoglie nell’ambito associativo gli enologi ed enotecnici di tali regioni. Massimiliano Apollonio, dopo gli approfondimenti scientifici in enologia, ha confrontato la sua esperien­za professionale attraverso stage presso importanti aziende agricole italiane, spagnole.

L’azienda di famiglia risiede a Monteroni di Lecce e fa di Massimi­liano il principale respon­sabile della qualità del vino prodotto nella sua azienda insieme al fratello Marcello che cura il percorso di pro­duzione e distribuzione con molta passione, coniugando tradizione e innovazione, sempre rivolto al miglio­ramento della qualità del prodotto.

È la qualità la nota che dif­ferenzia i vini pugliesi dalla rimanente produzione italia­na al punto che il negramaro di produzione della casa vinicola Apollonio risulta presente in una prestigiosa rivista specializzata ameri­cana nella classifica dei pri­mi cento vini più conosciuti e più venduti nel mondo per il migliore rapporto qualità/ prezzo. Inoltre produrre vino nel Salento, significa tramandare da padre in figlio, come nel caso degli Apollonio antiche attività lavorative che hanno fatto della Puglia la carta vincen­te di una terra vocata alla viticoltura d’eccellenza.

È doveroso aggiungere che nella terra pugliese si stanno raccogliendo i risultati di un duro e silenzioso lavoro che dura da anni ad incomincia­re da quello faticoso e mai riconosciuto a sufficienza dai viticoltori,operatori profondamente legati alla valorizzazione del loro territorio di appartenenza fino ad appropriarsi delle più raffinate tecniche di vinificazione da competere con i mercati internazionali.

Per fortuna in questi anni non è mancato il sostegno delle istituzioni regionali e provinciali che hanno accompagnato la produzio­ne del vino sul territorio,la sperimentazione,la innova­zione del vigneto attraverso i reimpianti delle distese coltivate a vite. Processi vir­tuosi che hanno contribuito alla formazione di tecnici di notevole capacità sintetizza­ta poi nelle associazioni di categoria, nella fattispecie Assoenologi pietra miliare dello sviluppo economico e democratico del nostro Paese.

Grazia Apollonio

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