Pubblicato in: Sab, Ott 11th, 2014

Capitale della Cultura/Sfida perenne

La Festa per la candidatura europea non è stata effimera espressione di un’utopia. Si è mostrata la Lecce che, con il Salento tutto, da sempre ci appartiene. La città splendida. Ricca di una storia scritta, con l’intera provincia, dalla presen­za di tante civiltà e proposta dall’ammaliante esplosione dell’arte e soprattutto del barocco che rende straordi­nario il centro storico e tante località salentine.

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Un com­plesso di relazioni individuali e sociali capaci di fare rete nella partecipazione, nell’accoglien­za all’interno di un contesto che coinvolge antropologia e ambiente e che, diversamente dalla recente cronaca di degra­do dei costumi, fa riferimento ai comuni riferimenti valoriali. Un decoro, un rispetto di tutti, una fraternità molto diversi dallo scadimento di tanti modi di agire, a volte vero imbarba­rimento dei comportamenti.

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E così l’esaltante giornata con i commissari europei non è stata frutto di una magia, ma la rivelazione di quell’antica e perenne dimensione umana della nostra gente che ha fatto emergere la vitalità di una co­munità culturale che anima una meravigliosa civiltà. E che, indipendentemente dal prossimo verdetto europeo, non possiamo tradire.

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