Pubblicato in: Sab, Nov 2nd, 2013

City Angels a Lecce/Angeli notturni in giro per la città

Volontari di strada pronti per ogni emergenza. I senzatetto, obiettivi privilegiati.

basco

I City Angels si definiscono “volon­tari di strada d’emergenza” con lo scopo di assistere gli emarginati e tutelare i cittadini vittime di de­linquenza. Si riconoscono dalla loro divisa che ha il principale scopo di omologare le differenze, composta da basco blu, simbolo delle forze Onu portatrici di pace, e giubba o maglia rossa con un logo, l’aquila che protegge la città. Ogni Angelo ha un nickname con il quale si presenta.

raduno rimini 2012

Il volontariato di strada si manifesta in diversi modi, dalla distribuzione di cibo e coperte, al servizio di sicurezza ad altre atti­vità socialmente utili. Ogni anno, dal 2007, tutte le sedi d’Italia si incontra­no a Rimini, per dialogare e scambiarsi esperienze. L’ultimo raduno si è appe­na svolto, il 26 e il 27 ottobre scorsi. Per conoscere meglio i City Angels e guardare più da vicino quella parte del­la città che spesso rimane nascosta ai nostri occhi, siamo andati a colloquio con il coordinatore della sede di Lecce, Mario Ferro, nickname “Fuego”.

Mario, da quanto tempo ricopri il ruolo di coordinatore?

Sono coordinatore da quasi due anni, dopo essere stato prima semplice Angelo e poi vice.

Quanti sono i City Angels a Lecce?

Abbiamo iniziato in tre nel 2011, poi siamo diventati dieci ed attualmen­te abbiamo raggiunto i ventiquattro iscritti. Però, gli attivi, quelli che già operano sul campo sono sedici.

In cosa consiste il lavoro sul campo?

Abbiamo l’obbligo di fare un’uscita alla settimana; in base alla disponibi­lità di ciascuno, si stabiliscono i turni. I City Angels non escono mai soli, ma sempre in gruppi formati da un minimo di tre e un massimo di cinque persone con un caposquadra che ha il compito di proteggere il suo gruppo e di pren­dere le decisioni più appropriate. Dico proteggere perché la strada, alle volte, può dimostrarsi pericolosa e occorre fare attenzione.

Come si fa a diventare un City Angels?

Per prima cosa si sostiene un colloquio con il coordinatore o con il responsabile operativo delegato. Qualsiasi persona che lo voglia, con cuore, può far parte dell’associazione, di qualsiasi razza o religione o credo politico. Certo, deve essere in grado di camminare molto e deve saper reggere situazioni emotive a volte difficili. Per questo, capita che il coordinatore fac­cia dei piccoli test, provocando il can­didato per constatarne le reazioni, per capire se è rissoso o è capace di auto­controllarsi. In seguito, l’iscritto fa un corso di formazione al termine del qua­le può iniziare l’attività sul campo. In sostanza, il percorso prevede una “ga­vetta”, si comincia con l’essere angelo semplice, poi si diventa vicecapo e poi caposquadra. Comunque, regole a par­te, siamo tutti uguali, le differenze sono solo nelle responsabilità.

Come si può fare per aiutare i City Angels?

L’associazione è sempre aperta a nuove persone. Ma, a parte l’aiuto pratico, per noi è importante soprat­tutto la solidarietà, l’informazione e il passaparola. Abbiamo sempre bisogno di donazioni come coperte, vestiti, gio­cattoli. Non chiediamo soldi. Sarebbe tuttavia una menzogna dire che non ne abbiamo bisogno perché ci autofi­nanziamo. Riceviamo anche cibo, solo sigillato dai privati, per una questione di igiene e cibi cotti da tutti i donatori certificati.

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