Pubblicato in: Ven, Nov 20th, 2015

Confraternite 2.0/Largo ai Laici e alla Solidarietà

LA TESI/LA LORO FUNZIONE STORICA NEL SALENTO 

La ricerca sulle confraternite del Salento, letta all’in­terno della storia della Chiesa locale, con parti­colare attenzione al fenomeno sociale e religioso, legato alla riforma cattolica, è il punto centrale su cui si sviluppa la dissertazione scritta per il magi­stero in Scienze Religiose di Giovanni Antonio Cuminal, dal titolo “Le confraternite nel Salento alcuni esempi: Lecce e Scorrano”. Le confraternite, associazioni laiche-religiose, partecipano della vita sociale, politica e culturale dell’ambiente religioso in cui operano. Storici della Chiesa, antropologi, studiosi di folklore e storici dell’arte, da sempre, indagano su questo fenomeno diffusosi anche nel Salento. Il candidato sottolinea la rilevanza di queste associazioni per la vita della Chiesa, dai collegia tenuiorum ai giorni nostri, la loro importanza nel periodo tridentino e non solo; analizza la loro vita quotidiana, in riferimento agli impegni religiosi e sociali, delineando “le incombenze dei responsabili e quelle dei singoli fratelli”, all’interno di una cornice che mette in risalto la vita interna ed esterna di queste forme associative.

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Nell’approfondimento del fenomeno delle confraternite si è posto l’accento sulla consistenza, le regole religioso-sociali, le devozioni, la loro struttura organizzativa nella situazione leccese, con cenni sulla loro storia e le forme devozionali. Interessante l’approfondimento sulla Congregazione della Santissima Annunciazione della B.V.Maria di Lecce, istituita dalla Compagnia di Gesù. Il suo fine adoperarsi per l’aiuto al prossimo, in particolare servire i poveri nudi della città; i mezzi utilizzati, preghiera, partecipazione ai Sacramenti, ac­quisto delle virtù mediante alcuni esercizi di mortificazione. All’interno del Collegio della Compagnia di Gesù nasceva verso la fine del 1500 la Congregazione dei Sacerdoti “es­sendo questa Congregatione istituita solum per sacerdoti, et altri clerici, non si riceveva alcuno prima d’ esser ammesso almeno allo stato clericale”. L’ultimo capitolo tratta di alcu­ne confraternite scorranesi, sorte come istituzioni spontanee, non dipendenti né dalla chiesa, né dal comune, come luoghi di sviluppo di un progetto cristiano all’interno di una deter­minata realtà sociale. Tra le tante, quelle legate alla Chiesa della Purificazione e alla Chiesa degli Agostiniani. L’elaborato è stato arricchito da riferimenti ai complessi architettonici, al loro stile, arredo, per meglio specificare la funzione delle confraternite e la loro collocazione all’interno di questi sacri edifici.  

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