Da Lecce e Foggia… Notizie di nobili gesti
Un segno di luce risalta maggiormente se isolato. E un’informazione positiva attira grande interesse se considerata inconsueta.
È noto, poi, che nella realizzazione di un giornale le scelte di progettazione richiedono una rilevante responsabilità nello stabilire il valore degli eventi e le modalità redazionali di presentazione.
Emergono, pertanto, una serie di considerazioni nel leggere in prima pagina su quotidiani molto diffusi che due giovani, un trentenne con la fidanzata, alle tre della notte del 12 giugno scorso si sono presentati alla Questura di Lecce per consegnare un portafogli, trovato passeggiando nella movida, con 1200 euro in contanti. Ma se tanto rilievo giornalistico fosse solo segno di grave crisi etica della comunità, per cui azioni ispirate ad indiscutibili valori di giustizia e solidarietà sono considerate straordinarie?
Come la notizia riportata sulla Stampa domenica 15 luglio di un impiegato che, unitamente a sua moglie, rintraccia a Foggia un distratto assicuratore, consigliere provinciale, e gli consegna un pacco con soldi ed assegni per un valore di 7mila e 680euro smarrito in viale Colombo. Si tratta di semplice enfatizzazione da parte dei giornalisti di gesti che appartengono alla sensibilità culturale ed alle relazioni della nostra gente o bisogna prendere atto che ormai si è perduta quella coscienziosità per cui molte volte c’è una forte carenza morale che induce a chiusure egoistiche con disinvolti comportamenti sociali iniqui?
Probabilmente la risposta è molto articolata. Certamente, in tanta parte della società non si registrano rigorosi riferimenti ai valori civili fondamentali e forti tensioni educative protese verso la completa realizzazione della persona e la sincera ricerca del bene comune.
Occorre pure costatare l’esistenza di un vissuto di un serio impegno da parte di singoli, famiglie e aggregazioni, per cui la speranza di un futuro migliore è saldamente radicata sulla virtù di tantissimi cittadini.
Senza inutili scoramenti o ingiuste illusioni, è importante verificare ogni giorno le scelte fondamentali della vita civile, progettando una società capace di riconoscere concretamente dignità a tutti ed a ciascuno e superare le ammalianti tentazioni di chiusure nel proprio “particulare”. Dall’attuale crisi si possono aprire nuovi itinerari di “rinnovato umanesimo”. Per cui “nobili gesti” diventano normale quotidianità di un glorioso patrimonio di civiltà che ci appartiene.
Adolfo Putignano















