Pubblicato in: Mer, Apr 30th, 2014

Don Tonino, Cireneo della Gioia

Inaugurazione/Il Card. Bagnasco ha “aperto” ad Alessano la Casa della Convivialità dedicata al Vescovo della Pace.

20

Nella giornata del 25 aprile ad Alessa­no è stata inaugurata la Casa della Convivialità Don Tonino Bello. A presiedere l’inaugurazione è il car­dinale Angelo Bagnasco, che con orgoglio e fierezza “taglia quel nastro” aprendo così la struttura al pubblico. L’inaugurazione è stata pensata proprio in occasione del 21esimo anniversario dalla morte del compianto don Tonino Bello, un uomo che per tutta la sua vita, senza mezzi termini, ha teso le mani verso coloro che più ne hanno avuto bisogno. Il cen­tro è stato ideato, restaurando il vecchio con­vento, come centro volto all’accoglienza e alla carità, qualità che hanno sempre contraddistin­to l’operato del defunto Vescovo e la gestione è stata affidata ad una comunità religiosa di suore. Tutta la struttura è stata possibile grazie alle risorse dell’otto per mille della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e alle donazioni private.

foto (1)

La casa può ospitare circa 30 persone (pellegrini ed immigrati) ed è dotata di diverse sale per i vari servizi ed incontri oltre a posse­dere anche un chiostro di 200 metri quadrati. La cerimonia di inaugurazione si è svolta in serata, alle 19.00 circa, dopo la preghiera del Cardinale sulla tomba di don Tonino e dopo la solenne messa nella parrocchia Collegiata SS. Salvatore. Durante l’omelia Bagnasco menziona don Tonino come modello vero di Buon Pastore data la sua capacità di stare in mezzo alla gente facendo comunità e data la sua grandiosità nella spiritualità eucaristica che Gli ha fatto dedicare l’intera sua missione ver­so i più poveri e più piccoli, vedendo in loro Cristo Salvatore.

52

Eloquenti anche le parole del Vescovo mons. Vito Angiuli “In considerazio­ne del fatto che in Alessano è molto cresciuta la richiesta di accoglienza e ricezione da parte dei fedeli che numerosi accorrono sulla tomba di Don Tonino, soprattutto da quando è stato avviato il processo di Canonizzazione, nasce in maniera quasi consequenziale e naturale l’idea di realizzare un Centro di accoglienza che possa ospitare i pellegrini in un luogo che, per le sue caratteristiche e la sua ubicazione, è in perfetta armonia con la spiritualità che i fedeli cercano nel loro pellegrinaggio ad Alessano”.

DALL’OMELIA DEL CARD. BAGNASCO… 

La Casa della Convivialità, come segno vivo di quello stile di vita che ispirò don Tonino Bello e il suo episcopato, e che rimane esempio, incoraggiamento e stimolo per tutti, ieri e oggi.

Don Tonino era sempre ai piedi del tabernacolo che alimentava la gioia anche nelle difficoltà e nella dolorosa malattia, quella gioia di cui voleva essere umile “cireneo” e messaggero.

Don Tonino fu anima di fede: una fede affinata dalla preghiera, dalla carità fatta di accoglienza e convivio anche nella sua casa, dall’impegno convinto per giustizia e la pace.

Don Tonino è stato come Colui che va in cerca dello smarrito,che attende fiducioso e vigile sulla spiaggia chi approda alla ricerca di compagnia, di speranza e di aiuto. 

Chiara Luna Candido

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti