Pubblicato in: Sab, Dic 5th, 2015

Festa Giò con l’impegno di “Abitare la Città”

TUTTA TUA… CITTADINI DI UN MONDO CHE SI TRASFORMA 

Tutta Tua la città”… il titolo della festa diocesana 2015 dei Giovani dell’Azione Cattolica di Lecce. Un titolo che prende vita dall’attenzione che l’Azione Cattolica ha in questo anno del triennio: la cittadinanza. Cittadi­nanza che, in questa festa, è stata declinata in tre aspetti: l’accoglienza, quale stile da promuovere nelle città; l’andare nel creato, sostenendo il Bene Comune; il rapporto io-Dio che passa dal rapporto con l’altro, soprattutto più debole e svantaggiato. Cittadi­nanza che ha trovato concretezza nella scelta del luogo di questa fe­sta: il Palasport don Bosco, nel cuore della città. Dopo un momento iniziale di benvenuto ai gruppi, il primo momento centrale della festa è stata l’accoglienza del nostro Padre e Pastore, mons. D’Ambrosio, che ha spezzato per noi la Parola del Vangelo dell’anno associativo, di cui Maria è icona e modello, nel suo “alzarsi… andare… in fret­ta” verso la cugina Elisabetta, per portare il Verbo in Lei incarnato, per cantare la magnificenza del Signore! La tematica ha preso poi vita attraverso un concerto-testimonianza, durante il quale al noto gruppo Crifiu, i testi delle cui canzoni sono già carichi di messaggi, si è alternata la visione di alcuni video-riflessione, che hanno intro­dotto i tanti temi caldi emersi, e delle interviste-testimonianza che hanno raccontato esperienze concrete di cittadinanza attiva riuscita: due amici musulmani, ospiti di Refuge, una comunità di accoglienza e integrazione di immigrati che opera a Trepuzzi; il mondo della scuola, in un’intervista doppia a un docente, Tonio Rollo, e uno stu­dente, Andrea, sul problema ecologico, a cura del Msac diocesano; Ecofesta, promotrice di una pratica di sostenibilità ambientale.

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Ospite d’eccezione in tutti i momenti della festa il Vicepresidente Nazionale dell’Azione Cattolica per il Settore Giovani, Michele Tridente, che ha invitato i presenti a uscire con coraggio e osare! A spezzare i tre momenti, le premiazioni dei gruppi parrocchiali, ai quali è stata chiesta un’attenzione al proprio paese/città, individuando una periferia, fisica o esistenziale, nella quale intervenire per renderla migliore. Ogni parrocchia ha così presentato un mix di canzoni che descrivono il proprio paese/città e due orme di cartone, rappresen­tando su di una la realtà della periferia scelta, sull’altra attraverso un disegno, una poesia, un racconto o qualsiasi altra arte, quella stessa “periferia” come però i giovani/issimi la vorrebbero, come la immaginano e pensano possa essere trasformata, attraverso anche il loro impegno concreto. Le due orme, che sono state esposte durante la festa, sono state messe insieme, sullo stesso o su diversi cartelloni, la seconda un po’ più in su della prima, a simboleggiare il passo in avanti nella costruzione di un mondo migliore. Un momento di festa e ballo, a cura del Dj Paolo Foresio, da Radio Norba, ha concluso la festa. Festa che, speriamo, possa continuare nella cura quotidiana alle periferie fisiche ed esistenziali nelle quali viviamo perché davvero, dopo ieri, ogni giovane e giovanissimo possa sentire un po’ più “tutta Sua la città”! 

Mauro Spedicati e Ilaria Quarta

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